Zaia come Sala chiede i fondi del Pnrr. Bernardelli: Ma allora la Padania esiste!

 di Roberto Bernardelli –  Non è la prima volta che il sindaco di Milano invoca più fondi per Milano perché il capoluogo lombardo sa come spendere i soldi del Pnrr che altre realtà invece stentano a saper investire. Ora anche il governatore veneto, Luca Zaia, afferma la stessa cosa, e cioè che il Veneto, a differenza di altre regioni, è meglio organizzato  e può realizzare senza problemi quanto il Pnrr può far decollare.

Zaia afferma che alcune regioni, specialmente al Sud, sono in forte ritardo sui progetti legati al Pnrr. E quindi, anziche’ perdere tutti quei miliardi sarebbe meglio girarli alle regioni in grado di realizzare le opere.

Testuali parole: “Ma non ne faccio una questione geografica – spiega a “Libero” – Direi la stessa cosa se non riuscisse a spenderli il Veneto. C’e’ questa nenia che l’Italia non usa i fondi comunitari: bene, è ora di cominciare a dire chi non li usa. Se a noi ne dessero il doppio non avremmo problemi a spenderli”.  Quanto all’autonomia afferma che tra i governatori al Sud ‘Ce ne sono tre che non la vogliono’. “Non è colpa di chi governa il Sud da pochi anni se in alcuni aspetti è rimasto indietro. Ma e’ innegabile che se hai migliaia di cittadini che vanno a farsi curare fuori regione, il problema dei rifiuti in strada, se non ce la fai a erogare certi servizi… Sono convinto che l’ autonomia differenziata giovi di piu’ al Sud che al Nord: il Meridione puo’ colmare un gap economico e infrastrutturale importante”. “Ogni governatore – aggiunge – si vanta della propria sanita’, poi pero’ quando gli viene detto ‘ti do ancora piu’ autonomia per migliorarla’ protestano ‘perche’ spacca l’Italia’”, ha concluso Zaia.

 

Ecco, fermiamoci qui, a queste dichiarazioni.

La prima considerazione è che i primi a non spingere sull’autonomia in questi anni sono stati proprio i compagni di partito del governatore veneto, il referendum è del 2017. Siamo nel 2023 e dobbiamo ancora capire come procederanno. L’altro aspetto unisce il primo cittadino di Milano al governatore della regione dove lo spirito identitario cova sempre sotto la brace. Se affermate, come è chiaro, che al Nord ci sono bravi amministratori, a prescindere dal loro schieramento, e che le regioni del Nord hanno maggiori capacità di saper gestire il Pnrr, allora vuol dire che c’è una parte del Paese che magari spreca meno risorse e ha voglia di correre, rispetto ad altre macroaree del Paese che frenano e rallentano. Le aiutiamo, non c’è dubbio, ma senza penalizzare quelle che sono già capaci di farcela da sole e meglio.

Dunque, questa realtà sociale ed economica che chiede una diversa gestione della cosa pubblica e ha una visione diversa dello Stato si chiama Padania. Oppure, fate voi, come scrive qualcuno la si può chiamare Polentonia. In ogni caso, perché Sala come Zaia non danno un nome  a questo pezzo di Paese che esiste nei fatti? E’ fuori moda, la Padania? Non ci pare affatto.

Onorevole presidente Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

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