#REFERENDUM: IL 4 DICEMBRE SCEGLIEREMO TRA CENTRALISMO O AUTONOMIA, SE FAR DECIDERE TUTTO A ROMA O NO. IO HO LE IDEE CHIARE: VOTO #NO +++
Questa riforma trasuda centralismo e la clausola di supremazia statale ne è la plastica rappresentazione.
Oltre a sottrarre competenze ai territori, in caso di disaccordo, Roma imporrà le sue scelte grazie a questa clausola.
È il contrario del modello di Stato ideale per chi, come me, pensa che si debba dare più autonomia ai territori.
La stampa straniera e i commentatori internazionali da qualche tempo prevedono cataclismi, ondate di paura e cose del genere come in occasione della #Brexit o dell’elezione di #Trump.
Penso che anche nel caso del #referendum del 4 dicembre si stia scrivendo in base ad una suggestione perché penso che la riforma non l’abbiano neanche letta.
Per questo il 4 dicembre #IoVotoNO
Io leggo la stampa straniera: fanno commenti sulla base di una suggestione, in quanto l’Italia è il paese della burocrazia e della complicazione affari semplici: “questa riforma risolve tutti i problemi”. Ma se si va a interrogare uno ad uno questi cronisti ci si accorge che non hanno letto la riforma. Pensare che la riforma risolva il problema del bicameralismo perfetto vuol dire non aver letto neanche la riforma. Il 12 novembre 2011 avevamo lo spread a 600 punti, si diceva che sarebbe stata la fine del mondo se Berlusconi non fosse andato a casa… La verità è un’altra e la liquido con una battuta: oggi i cittadini i soldi i banca non ce li hanno più. Il popolo se ne strafrega degli annunci, il mondo della finanza non si è reso conto che la fiducia nei propri confronti è a livello zero. La gente che non sa come sbarcare il lunario non si interessa dell’indice mib di Borsa!
[Rai Radio Uno, 21 novembre 2016]