di CASSANDRA – Al Nord non interessa, a me sì! Elezioni in Svizzera, primo turno. In Italia nessuno ne parla, neppure la Lombardia e i sui politici si sono accorti che si votata eppure siamo a due passi dal confine e decine di migliaia di frontalieri ogni giorno varcano quella soglia portando lavoro e generando ricchezza… Vediamo l’esito stando ai numeri dell’Ufficio federale di statistica (UST): vittoria dei Verdi in Consiglio nazionale: il partito di Regula Rytz prende 13,2% dei voti, balza in avanti del 6,1% in più.
Giunti più distanziati, l’ecologista Greta Gysin (22’012 suffragi) e il leghista Battista Ghiggia (20’546) hanno già annunciato che si ritireranno dalla corsa a vantaggio rispettivamente di Carobbio e Chiesa”. (http://www.tvsvizzera.it/tvs/stati–la-lotta-in-vista-dei-secondi-turni-%C3%A8-gi%C3%A0-cominciata/45313290)
Attenti bene anche a questo dato rilevato da tvsvizzera.it: “La partecipazione al voto è stata di nuovo inferiore al 50% di tutti gli aventi diritto, attestandosi attorno al 46,1%. Il dato è inferiore a quello delle due elezioni precedenti. In Svizzera i tassi di partecipazione bassi non sono una novità. Solo raramente superano il 50%. Dal 1979 meno della metà degli aventi diritto partecipa alle elezioni federali”. Riflettiamoci…
E su Swisseinfo.ch si legge anche questo: “La presenza femminile al Nazionale non è mai stata così forte come nella prossima legislatura. La quota di donne cresce dal 32 al 42%. Questo soprattutto grazie al contributo dei partiti a sinistra del centro. I socialisti e i Verdi avranno nei rispettivi gruppi oltre il 60% di donne, mentre i Verdi liberali sono lo specchio della parità. Nel PLR le donne sono il 35%, nel PPD e nell’UDC ancora meno. .
Altra osservazione: Più l’elettorato è urbano e più vota a sinistra. Un dato non nuovo evidenziato dalla suddivisione dei voti nei quattro tipi di comune, ovvero «grande città» (le 10 città più grandi), «urbano», «periurbano» (comuni d’agglomerato) e «campagna», per i sei maggiori partiti. Gli elettori nelle zone rurali hanno scelto l’UDC più del doppio rispetto ai votanti “cittadini”. Per socialisti e Verdi è esattamente l’opposto: nelle zone urbane la loro percentuale è doppia rispetto alle campagne”. Qualcosa che ci ricorda molto l’Italia…