Vigni (Life): “Azioni sproporzionate delle forze dell’ordine sui cittadini. Ma è necessario?”

In una lettera indirizzata al Presidente della Regione Veneto, al Presidente Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’ Interno, il consigliere della Life, Giorgio Vigni, ha stigmatizzato l’impiego delle forze dell’ordine per controllare il rispetto delle norme previste dall’emergenza Covid.

Si legge: “Il 27 aprile nella trasmissione “l’Aria che tira”, su la7, un rappresentante della polizia, di una associazione nazionale, invitava a onorare un collega morto in servizio che lascia degli orfani, morte passata sotto silenzio. Stigmatizzava anche il fatto che stesse nascendo un partito anti polizia, la quale invece merita rispetto ed è soggetta a stress”.

E qui si apre uno spaccato, quasi una “guerra tra poveri”. “Siamo per il rispetto di tutti i morti, quindi anche per le partite IVA in servizio, suicidatesi, ad esempio, dopo una visita di divise dello stato. Anche costoro lasciano orfani, la loro morte passa sotto silenzio, erano soggette a stress e meritano rispetto. C’inchiniamo, dolenti e grati, ai sanitari morti in servizio – prosegue Vigni -. Vediamo, in questi infausti giorni, (…)  irruzioni nelle chiese, per sospendere le S. Messe. Vediamo ancora, mezzi sproporzionati, costosissimi, usati per tracciare un bagnante, solo, su di un arenile chilometrico. Questo dispiego di forze, vale anche per la delinquenza, lo spaccio, i clandestini ? Vediamo molti tutori dell’ordine, senza mascherina e senza guanti. Se sono della repubblica italiana, non dovrebbero sottostare alle stesse leggi ? Ricordo il Belli: “ io so’ io e voi nun siete un cazzo !” Sine studio et sine offensa. (…).

Il rispetto e la stima non si guadagnano per legge, ma con l’essere uomini, non divise.

Giorgio Vigni
Consigliere LIFE Treviso

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