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Vidori, un partito veneto a vocazione territoriale che cambia la geografia delle alleanze al Nord


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di Massimo Vidori – Che la politica debba uscire dalla miope ideologia di destra e sinistra per difendere i territori, è un teorema molto decantato, ma assai poco praticato. La cultura politica necessaria agli elettori per realizzare questo progetto è ancora insufficiente a coagulare una massa di voti tale da incanalare il potere decisionale.

Tuttavia è interessante rilevare come i territori più svantaggiati sviluppino per primi tale sensibilità. Ad esempio, i vicini sud-tirolesi ci sono riusciti e continuano ad inanellare risultati strepitosi, mettendo sovente alle corde il sistema-Italia.

In provincia di Belluno l’esperienza del PAB, ancora ricordato come la “Südtiroler Volkspartei de Belun”, è stato antesignano di questa necessità, fondendosi in Indipendenza Veneta già nel 2013: era infatti questa la formazione politica che maggiormente aveva a cuore i temi del territorio.

Proprio Indipendenza Veneta, insieme ad altri movimenti veneti, ha contribuito quest’anno a dare vita al Partito dei veneti, che al modello sud-tirolese guarda come esempio per dare fiato alle istanze di un territorio sempre più in difficoltà.
Un territorio che vede inascoltate le sue richieste, soprattutto quelle sostenute dal referendum plebiscitario di ormai 24 mesi fa per una maggiore autonomia della regione Veneto.
Quel 22 ottobre 2017, solo in provincia di Belluno, le schede erano 2 ed una era dedicata a Belluno-Dolomiti chiedendo ulteriori forme di autogoverno.

Ora che la difficoltà economica sta scendendo verso la pianura, l’esperienza del laboratorio politico dolomitico, guarda alla neonata compagine veneta come ad una possibilità concreta che parla la stessa lingua. E così capita che anche il Bard sia tra i fondatori del Partito dei veneti. D’altro canto il modello SVP è da sempre vincente per chi voglia difendere il territorio e non la bandierina.

I veneti tutti dovranno saperle sotterrare le insegne, per tutto il tempo necessario a scrollarsi di dosso il carrozzone italiano che ipoteca in modo insostenibile il nostro futuro!

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