di STEFANIA PIAZZO – Una bandiera non è per sempre. E se proprio lo volete sapere, può anche restare dov’è, basta un ritocchino. Dallo sbianchettamento del Nord sul simbolo della Lega alla forbice il passo è breve. Un art attack, ufficialmente la Lega dichiara si tratti di “vandali”… in attesa del nuovo vessillo epurato dal luogo di origine un tempo protetta, ha preso appunto le forbici e ha ritagliato NORD lasciando sui bandieroni che sventolano dalla terrazza delle storiche apparizioni leghiste, due buchi evidenti, uno per bandiera. Resta solo la parola Lega.
I vandali si sono portati avanti. Via il Nord? Ci pensiamo noi. E il segretario varesino, Andrea Gambini, alla stampa dichiara si tratti di un gesto che evidenzia la stupidità di chi l’ha commesso.
Certo, la Lega però non dirà mai che è stupido togliere il Nord da simbolo e bandiere. Se lo fanno i vandali però lo diventa.
E i vandali devono aver detto… Vuoi mai che Salvini si arrabbi se vede ancora un po’ di Nord sul terrazzo. Sventola solo la Lega e il vuoto che lascia. Da una parte all’altra, solo aria che attraversa gli spazi. Ma ci pensano i vandali. Ufficialmente è stata denunciata una effrazione da parte di ignoti,
Che dire, è passata la censura geopolitica vandalica… Barbari!
Il Nord ritagliato fuori è finito nel cestino, dei vandali…. Resta a sventolare una bandiera mutilata, fotografia di tanta fretta di rimozione del passato e della storia, qualcosa che ha il senso di un valore strappato, come si tolgono i galloni a chi si è macchiato di azioni indegne. Meglio sarebbe stato ripiegarla, la bandiera, senza ripiegare sulle forbici. Solo ciò che è infame si rimuove dalla posizione che ha conquistato.
Dietro, sulla ringhiera, solitaria la bandiera della Lega Lombarda, un reperto regionale. Come le cucine tipiche.
Sono stati i vandali, chi mai avrebbe osato togliere la parola Nord dal simbolo? Certo è che se sono dei balordi è un’azione esecrabile. Se il Nord è cancellato da Salvini, allora si chiama svolta.