Vaccini, l’ignoranza pericolosa dei politici di governo

vaccinodi MARCELLO RICCI – I vaccini sono uno dei capisaldi della medicina preventiva. A loro si deve la scomparsa o comparsa sporadica di varie malattie che anche nella storia di questo paese ebbero diffusione endemica o epidemica.
malattie come poliomielite, difterite, pertosse, scarlattina, parotite, morbillo, varicella, senza dimenticare il colera, le epatiti e una frequente e lieve detta malattia del bacio.


Le malattie infettive sono causate da microbi che entrati nel corpo, si riproducono.  La malattia nasce dall’interazione tra il sistema immunitario e l’agente patogeno. I germi che causano le malattie infettive sono  principalmente virus, batteri e funghi. Le vaccinazioni simulano una malattia molto attenuata, ma comunque capace di stimolare la produzione di anticorpi, il discorso è lungo e complesso, ma senza inoltrarsi in una discussione difficile, si è inteso dare una minimale  introduzione per approcciare l’argomento.
 L’Italia a causa dell’orda migratoria è bersaglio di possibili contagi con soggetti malati che hanno scarse consuetudini con l’igiene e che provengono anche da paesi dove non c’è un sistema fognario, ma solo latrine a cielo aperto. Il resto d’Europa  subisce un impatto migratorio ‘filtrato’ che attenua i rischi.


Purtroppo alcune patologie d’importazione sono, come la tubercolosi, causate da bacilli resistenti alle terapie in uso. Di fronte ad una situazione di questo tipo, la copertura vaccinale diviene necessariamente, con tutte le  accortezze possibili, obbligatoria e il più estesa possibile.


Da alcune parti si solleva il dubbio che alcune multinazionali che producono vaccini, cavalchino l’onda per fare mercato. Tutto è possibile, mai dire mai, ma codeste accuse hanno il senso di dire al fornaio che produce pane per guadagno.
Ai genitori dubbiosi consiglio di ascoltare il pediatra o il medico. Esistono la patologia e la clinica. Certamente singole situazioni  possono sconsigliare le vaccinazioni  polivalenti. Tutte le regole hanno le eccezioni, ma ve n’è una che non ne ha: la competenza di chi si pronuncia.
Rivestire una importante carica politica avendo frequentato corsi di segretariato d’azienda e svolto funzioni di segreteria presso un poliambulatorio di analisi cliniche è possibile, ma non costituisce titolo per esprimere pareri su un tema complesso quale quello delle vaccinazioni.


Una riflessione: Per non far conoscere i limiti del proprio sapere, conviene non oltrepassarli. 
Ci si ricordi della ex ministra della Pubblica Istruzione Fedeli che pure aveva frequentato, dopo le elementari, per tre anni la scuola media.

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