UN CASO SOLO ITALIANO – Ma la ventilazione a scuola che fine ha fatto? Il ministero dell’Istruzione attacca il ministero della salute

“Il ministero della Salute è in ritardo di ben 3 mesi sulla consegna delle linee guida per l’acquisto da parte delle scuole dei dispositivi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria. Strumenti che, come attestato dall’Organizzazione mondiale della sanità e da un’ampia letteratura scientifica, costituiscono un’arma fondamentale per diminuire drasticamente i rischi di contagio all’interno degli istituti. Una norma di legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2022, la numero 11, prevedeva che entro 30 giorni venissero definite le specifiche tecniche dei dispositivi mobili di purificazione e degli impianti fissi di aerazione, unitamente agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici. Stiamo ancora aspettando”.

Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione. “Le linee guida del ministero della Salute, da inserire in un decreto del Presidente del Consiglio del Ministri, consentirebbero alle scuole di capire come muoversi per dotarsi di questo tipo di dispositivi e innalzare gli standard di sicurezza per studenti, insegnanti e tutto il personale. I dati sul contagio da Covid-19 sono ancora sotto controllo, ma non dobbiamo farci trovare impreparati di fronte a una possibile recrudescenza della pandemia in autunno. Iniziare l’anno scolastico con tante scuole dotate di impianti di aerazione e ventilazione sarebbe il miglior modo per assicurare la continuità didattica e le lezioni in presenza. Di tempo il ministro Speranza ne ha già perso troppo – conclude Sasso – è ora di darsi una mossa”, aggiunge. POL NG01 sil/fed

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