Il Governo prosegue a tappe forzate il doppio impegno per contrastare l’emergenza Covid-19 e i suoi effetti sulla salute e sull’economia: se da Un lato intensifica la campagna vaccinale e modula le misure di contenimento estendendo a tutto il periodo di Pasqua la zona rossa nazionale, dall’altra accelera sulla scrittura del Pnrr. Intanto i partiti si riorganizzano dopo la nascita di una nuova maggioranza a sostegno dell’esecutivo.
1 APRILE: La maggioranza al Senato approva una risoluzione che da’ il primo via libera al Pnrr. E Giuseppe Conte, ora alla guida del M5s, annuncia una rifondazione del Movimento “senza rinnegare il passato: non sara’ Un’operazione di marketing”; ma nei gruppi molti sono i dubbi e le critiche. 2 APRILE: La maggioranza fibrilla per una divergenza sulle riaperture: per Matteo Salvini trascorrere tutto il mese di aprile ‘in rosso’ e’ “sequestro di persona”. Il leader leghista chiede Un incontro con il premier Draghi ma il ministro Speranza chiede di “non soffiare sull’inquietudine”.
3 APRILE: Il Presidente Mattarella ricordando De Gasperi parla di “ricostruzione, ripartenza e rinascita” e chiede di “non togliere ai giovani la speranza del futuro”.
6 APRILE: Le piazze ribollono contro le chiusure e una manifestazione arriva davanti a Montecitorio; vengono feriti tre agenti e identificati tre manifestanti. Disordini anche a Milano. Mario Draghi compie la sua prima visita all’estero e atterra in Libia: sui migranti sottolinea che si tratta di Un “problema politico e umanitario”. Dopo sette anni si svolge il primo incontro tra il neo-segretario Pd Enrico Letta e il leader di Iv Matteo Renzi: a unirli il sostegno a Draghi, a dividerli l’alleanza con il M5s.
7 APRILE: Il ministro Gelmini ipotizza possibili riaperture gia’ dal 20 del mese, mentre il governatore del Friuli Fedriga attacca Speranza: e’ “troppo rigido”.
8 APRILE: Draghi riceve Salvini che chiede riaperture in almeno sette regioni. Il premier striglia chi “salta la fila” e frena sulla fine delle chiusure: “non ho una data, dipende dall’andamento dei contagi”. Nel M5s si profila uno scontro tra la nuova guida di Conte e Rousseau che lancia Un ultimatum: bisogna saldare i debiti entro il 22 del mese o dovremo immaginare Un percorso diverso.
9 APRILE: Il premier riceve prima Gentiloni poi Letta. Il segretario Pd incontra anche Salvini e i due decidono di accantonare temporaneamente i temi divisivi per concentrarsi sul sostegno all’esecutivo e sul decreto imprese. La conferenza delle Regioni cambia guida e al Pd Stefano Bonaccini succede il leghista Massimiliano Fedriga.
10 APRILE: Il governo lavora a nuove riaperture da meta’ mese mentre oltre sei milioni di studenti tornano in classe. 12 APRILE: Nuovi scontri in centro a Roma, con fumogeni e bombe carta dei manifestanti vicino a palazzo Chigi.
13 APRILE: Il Presidente Mattarella sollecita l’intero Paese: “contro la pandemia e’ fondamentale il senso di comunita’”. Ma la maggioranza si divide sui tempi delle riaperture: la Lega in pressing sul governo, i ministri Giancarlo Giorgetti e Mariastella Gelmini indicano maggio come orizzonte mentre Pd e M5s sono piu’ cauti.
15 APRILE: Il governo vara il Def e uno scostamento di bilancio da 40 miliardi, legando la ripresa al successo della campagna vaccinale. 16 APRILE: Draghi spiega che il Pnrr e’ “la chiave per far ripartire il Paese” e annuncia riaperture anticipate al 26 aprile in base a Un “rischio ragionato” nella speranza di Un “forte rimbalzo dell’economia”.
17 APRILE: Letta lancia la nuova linea del Pd e all’assemblea nazionale indica come obiettivo “Un nuovo centrosinistra guidato da noi”, di cui le amministrative saranno il primo test.
18 APRILE: Salvini attacca nuovamente Speranza che “non puo’ restare al suo posto se parla solo di chiusure”, poi incalza: “In prospettiva dobbiamo togliere il coprifuoco”.
19 APRILE: Mattarella elogia il senso di solidarieta’ diffuso tra gli italiani, l’impegno e la dedizione, sottolinenando come i sacrifici siano pesanti ma i traguardi potrebbero essere vicini. Il calcio entra nel dibattito politico con l’annuncio di una Superlega, ipotesi stoppata da Draghi ma anche da Macron, Johnson e Sanchez. Fa discutere Un video di Beppe Grillo che difende il figlio accusato di stupro: “Strano che una violenza sia denunciata 8 giorni dopo”. I partiti unanimi lo condannano.
20 APRILE: Le opposizioni depositano in Senato tre mozioni di sfiducia al ministro Speranza.
21 APRILE: In Consiglio dei ministri si registra lo strappo della Lega che si astiene sulla norma che conferma il coprifuoco alle 22. Il Pd attacca il Carroccio “da Salvini atteggiamento irresponsabile”. Draghi telefona a Macron per discutere di lotta al covid, prospettive economiche, situazione in Libia e le relazioni bilaterali.
24 APRILE: Dopo ore di stallo il consiglio dei ministri vara il Pnrr: “Un intervento epocale”. I partiti in pressing su Draghi per il rinnovo degli incentivi al 110% fino al 2023. Il piano in sei missioni prevede Un impatto di 16 punti sul Pil fino al 2026, iniziative su digitale, ricerca, salute e infrastrutture e 6,6 miliardi per il rilancio della cultura.
25 APRILE: Mattarella all’Altare della Patria. Il Presidente ricorda la Librazione definendola “uno spartiacque imprescindibile” e invoca “rinascita e coesione per il futuro”. Per Draghi “il dovere della memoria riguarda tutti” e “il linguaggio d’odio non va tollerato”: “l’indifferenza e il non scegliere sono immorali”.
26 APRILE: Draghi spiega il Pnrr alle Camere e chiarisce che e’ una “scomessa che l’Italia non puo’ perdere, e’ in gioco il destino del Paese”. Non ci sara’ nessun taglio al Superbonus, saranno destinati 70 miliardi alla transizione ecologica, 31 ai trasporti, 32 alla istruzione, 22 al lavoro, 4,6 ad asili e materne, previsto anche Un piano per la parita’ di genere. Sostegno unanime dalla maggioranza. Salvini assicura fedelta’ al premier ma chiede l’abolizione del coprifuoco e annuncia una raccolta firme in tal senso, guadagnandosi le critiche di Conte. Giorgia Meloni annuncia Un odg per cancellarlo.
27 APRILE: Si’ di Camera e Senato al Pnrr con l’astensione di FdI. Poi pero’ la maggioranza si spacca sull’odg presentato da Giorgia Meloni contro il coprifuoco: Lega e FI non partecipano al voto sul testo mentre Pd, M5s e Leu si esprimono contro, facendolo decadere.
28 APRILE: Il Senato respinge le mozioni di sfiducia a Speranza con il voto contrario di tutta la maggioranza.
29 APRILE: Il governo vara il Pnrr e il dl recovery plan. Tra Pd e M5s prove di alleanza ma i tempi “non sono maturi” per alleanze organiche alle elezioni comunali.