Un anno di politica 10/ Ottobre, amministrative sberla al centrodestra. Arretra la Lega

Ottobre e’ il mese delle amministrative, della trattativa sulla manovra, dello stop al ddl Zan sull’omofobia e del summit del G20 a Roma. Il fatto piu’ rilevante in chiave di politica interna e’ in ogni modo il voto per la scelta del presidente della Regione Calabria, dopo la morte improvvisa di Jole Santelli, e dei sindaci di 1.340 Comuni, di cui sei capoluoghi, Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste.

3-4 OTTOBRE: primo turno delle Amministrative. Il voto arriva al termine di una campagna elettorale segnata da Un alto tasso di conflittualita’ tra i partiti e dagli scandali che portano all’allontanamento dell’inventore della ‘Bestia’ leghista Luca Morisi, per una storia di escort e droga, e di uno dei principali collaboratori di Giorgia Meloni, l’eurodeputato milanese Carlo Fidanza, indagato in seguito a Un reportage giornalistico con telecamera nascosta in merito a presunti fondi in nero al partito.

L’affluenza alla Comunali e’ pari in media al 54,7%, secondo i dati ufficiali del Viminale. Rispetto al precedente voto amministrativo, il calo e’ di quasi sette punti percentuali, con Un crollo nelle grandi citta’. A Milano, Napoli e Bologna vincono al primo turno i candidati del centrosinistra, ovvero il sindaco uscente Giuseppe Sala, l’ex ministro dell’Istruzione Gaetano Manfredi e l’ex assessore bolognese Matteo Lepore. In calo ovunque il Movimento 5 Stelle. Giu’ anche Lega e Fratelli d’Italia. A Roma e’ ballottaggio tra lo storico Enrico Michetti, scelto da FdI, e l’ex ministro dem Roberto Gualtieri. A Torino la sfida e’ tra Stefano Lo Russo e Paolo Damilano. A Trieste il sindaco uscente di FI Roberto Dipiazza non ce la fa e deve andare al secondo turno con il dem Francesco Russo. Alla presidenza della Regione Calabria si conferma il centrodestra con l’elezione del forzista Roberto Occhiuto.

5 OTTOBRE: si celebra lo ‘strappo’ leghista in Consiglio dei ministri, prima conseguenza dell’esito deludente delle Comunali. Il partito di Matteo Salvini abbandona la riunione della cabina di regia e diserta il successivo Cdm che vara la delega fiscale. I leghisti sostengono di non aver avuto abbastanza tempo per leggere il testo e criticano l’inserimento della riforma del catasto. Il giorno seguente, l’incidente rientra: il presidente Draghi precisa che la riforma non portera’ a patrimoniali e Salvini garantisce che non ha alcuna intenzione di togliere il sostegno del suo partito all’esecutivo.

7 OTTOBRE: il premier e il segretario leghista si incontrano e avviene il chiarimento, dopodiche’ il Consiglio dei ministri vara all’unanimita’ il decreto riaperture che allenta le restrizioni anti-Covid, permettendo il 100% di capienza nelle sale cinematografiche e teatrali; stadi al 75%, discoteche al 50%.

9 OTTOBRE: Un corteo dei ‘No vax’ nel centro di Roma degenera in guerriglia urbana e si conclude con Un attacco violento alla sede della Cgil di Corso Italia, per il quale saranno poi fermati esponenti della formazione di estrema destra Forza nuova. La condanna della politica e’ corale. Sergio Mattarella telefona al segretario generale della Cgil Maurizio Landini per esprimergli solidarieta’. Draghi chiede piu’ sicurezza nei cortei e, l’11, si reca di persona in visita alla sede assaltata del sindacato.

13 OTTOBRE: si svolge Un altro faccia a faccia tra Draghi e Salvini, sempre sui temi fiscali. Ma il segretario leghista ne approfitta per chiedere al presidente del Consiglio di farsi promotore di una “iniziativa di pacificazione nazionale”.

15 OTTOBRE: e’ il primo giorno di obbligo di green pass nei luoghi di lavoro. Proteste, scioperi, sit in contro la certificazione verde non fermano il Paese. I porti di Trieste e Genova restano aperti nonostante i blocchi all’ingresso per la protesta dei lavoratori.

16 OTTOBRE: i sindacati scendono in piazza a Roma per manifestare contro l’attacco alla sede della Cgil. In 200mila si radunano in piazza San Giovanni per gridare ‘Mai piu’ fascismi’. Alla manifestazione partecipano anche il segretario dem Enrico Letta e il leader M5s Giuseppe Conte. Assente il centrodestra, che accusa sindacati e centrosinistra di usare la manifestazione per fare campagna elettorale per il ballottaggio nella capitale.

17-18 OTTOBRE: si tengono i ballottaggi delle Comunali. Faro sulle grandi citta’ per Un secondo turno dove il centrosinistra si aggiudica la vittoria a Roma e Torino, mentre a Trieste viene rieletto l’azzurro Dipiazza. A fine tornata, quindi, il centrosinistra si aggiudica 5 grandi citta’ su 6 rispetto al centrodestra. La sconfitta dell’alleanza che raggruppa Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia nei capoluoghi ‘agita’ la coalizione con Salvini e Meloni che riconoscono di essere stati penalizzati dalle divisioni interne.

20 OTTOBRE: i tre leader del centrodestra si trovano per Un vertice a Villa Grande, nuova residenza romana di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, Salvini e Meloni concordano di accantonare le divergenze e di mostrarsi compatti di fronte alla ‘prova’ piu’ impegnativa dei mesi successivi: l’elezione del successore di Mattarella, il cui mandato scade il 3 febbraio. La candidatura di Berlusconi e’ – ufficiosamente – il ‘piano A’ attorno al quale si compatta il centrodestra. Intanto pero’ in FI scoppia la lite in vista del voto sul nuovo capogruppo alla Camera, dopo l’elezione di Occhiuto in Calabria. Berlusconi impone Paolo Barelli e Mariastella Gelmini si sfoga: “Questo partito non mi rappresenta piu'”.

25 OTTOBRE: nuovo incontro tra Draghi e Salvini. Nella seconda meta’ del mese di ottobre entra nel vivo la trattativa sulla legge di bilancio. Letta e Conte si vedono a pranzo per discutere di manovra, della candidatura per il seggio Roma 1 lasciato libero da Gualtieri, eletto sindaco, e preparare uno schema di intesa sulla partita per il Colle.

27 OTTOBRE: il voto segreto ‘affossa’ al Senato il disegno di legge contro l’omotransfobia che prende il nome dal deputato dem Alessandro Zan, che era stato invece approvato in prima lettura alla Camera. Al centrosinistra mancano 16 voti. Il Pd accusa Italia viva, che aveva dato il suo ok a Montecitorio. Il centrodestra, contrario alla legge, esulta in Aula. E’ rottura tra governo e sindacati sul nodo pensioni, ovvero come superare la cancellazione di ‘quota 100′. Ma l’esecutivo tira dritto.

28 OTTOBRE: il Consiglio dei ministri vara l’impianto della manovra: 30 miliardi l’anno per tre anni.

30-31 OTTOBRE: sono le giornate del vertice dei leader del G20, il primo in presenza in due anni, l’ultimo di Angela Merkel. In una Roma blindata, i Grandi si riuniscono per discutere di clima e delle sfide mondiali, a partire dalla ripresa economica in tempi di pandemia. Arrivato nella capitale, il 29 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incontra Mattarella e Draghi, oltre all’udienza privata da Papa Francesco in Vaticano. Il capo della Casa Bianca ha parole di elogio per il “lavoro straordinario” che, a suo giudizio, sta facendo il premier e ringrazia Mattarella per la “leadership del G20” che l’Italia presiede. Al summit dei giorni seguenti, intesa sulla global minimum tax per i grandi colossi e sui vaccini con l’obiettivo di riuscire a immunizzare il 70% della popolazione mondiale. Sul clima, il G20 si limita a sottolineare che “mantenere l’obiettivo del limite di 1,5 gradi per il riscaldamento globale a portata di mano richiedera’ azioni significative ed efficaci e l’impegno da parte di tutti i Paesi”. Manca il riferimento al 2050 come termine per azzerare le emissioni: si parla invece di “entro o vicino alla meta’ del secolo”. Eppure Draghi commenta: “Non era scontato, e’ un successo”.

 

 

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