di CORRADO CALLEGARI – Cerchiamo di capire grazie a cosa e a chi stiamo pagando uno spread al limite della sopportazione e il declassamento del Paese. In una eloquente cartina geografica regionale, La Stampa traccia una fotografia che il grafico spiega senza l’uso di parole. Vediamo.
Ricapitolando, basta guardare i colori. Regioni che spiccano già per altre alte percentuali. Bilancio sanitario. Abbandoni scolastici. La più alta quota di pubblica amministrazione in rapporto ai cittadini. Inquinamento. L’asino, del Nord, casca sempre lì. Perché prima non è riuscito, con la classe politica che aveva votato, a portarsi a casa la devolution o il federalismo. Poi, con la scusa che i tempi sono cambiati e il nemico è Bruxelles, ha votato chi dice che occorre fare una manovra contro le imposizioni europee. Questo è il sovranismo? Si chiama, se la tabella non è un residuo delle cartine mute dei gloriosi “Quaderni padani” di Giberto Oneto, bensì una attuale ripartizione del reddito di cittadinanza, ebbene il sovranismo si chiama a casa mia assistenzialismo. Sia chiaro, per punire l’Europa delle banche. Il reddito di cittadinanza ci costa 10 miliardi. Un limoncello da 10 miliardi al litro.
A proposito, vedremo che settimana ci aspetta dopo che Standard&Poor’s ha rivisto in negativo l’outlook per l’Italia. Lo scherzo dei Btp in crescita ci è già costato 132 milioni di euro di interessi in più, che si sommano ai 30 milioni in più dell’asta di due settimane fa, per un totale di 162 milioni. Avanti così e, perdonate l’eresia, iniziano a farci rimpiangere la prima Repubblica. Rubavano ovunque. Qui tra un po’ ci tolgono anche le mutande.
Corrado Callegari, responsabile confederazione Grande Nord Veneto