Trivulzio: ondata di contagi, ancora una volta

L’ipotesi più probabile: una contaminazione dei campioni. E’ la conclusione a cui arrivano gli esperti che si sono occupati dei numeri anomali di positività a Covid-19 riscontrati al Pio Albergo TRIVULZIO di Milano negli screening eseguiti in questi giorni sui pazienti, poi risultati in gran numero falsi positivi, e ora nei controlli ai dipendenti (64 positività). Il riferimento è al dato riportato nel Bollettino datato 4 novembre, in cui dal Pat hanno informato sulla situazione all’interno dell’Azienda di servizi alla persona. Il primo dato è quello che riguarda pazienti delle cure intermedie e ospiti della Rsa. Lo screening condotto tra il 27 ottobre e il 2 novembre su 727 persone in totale ha dato come esito 41 positivi. Un numero definito dal Pat “anomalo rispetto al trend storico di negatività e alle caratteristiche cliniche dei pazienti”, il che “ha indotto la Direzione aziendale insieme al Dipartimento Sociosanitario ad attivare iniziative precauzionali di controllo, in applicazione della best practice di sorveglianza attiva, con richiesta al Laboratorio del Policlinico di Milano (con il quale è cessata la collaborazione nell’ultima decade di ottobre per un nuovo azzonamento delle competenze) di sottoporre, quale cortesia interaziendale, a nuovo tampone i pazienti e ospiti risultati positivi. Dai nuovi tamponi di controllo eseguiti il 3 novembre solo un campione tra le 41 positività refertate è stato confermato effettivamente positivo. Dei 12 pazienti e ospiti in attesa di referto è pervenuto esito di negatività, per cui su 727 ne risultano effettivamente positivi “solo 7, ovvero lo 0,96%”, riepiloga il TRIVULZIO.

 

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