di Roberto Bernardelli – Il reddito di cittadinanza oggetto di scambio politico tra Lega e 5Stelle nel primo governo Conte continua a fare danni. A nulla era servito avvisare, alzare bandiere di allerta, suonare allarmi… Sapevamo, tutti lo dicevano, gli imprenditori, gli artigiani, che pagare di più per stare a casa avrebbe creato un “dumping salariale” generando vuoti di personale. E così è stato. A distanza di anni la Lega ha iniziato a dire che occorreva cambiare…
Ecco l’ultima cronaca in ordine di tempo. E paga anche il Nord. Grazie, Lega. Un giorno sul pero, l’altro sul melo.
La Guardia di Finanza di Treviso ha denunciato 116 persone per una truffa legata all’ottenimento del reddito di cittadinanza. Avrebbero percepito indebitamente somme per oltre 700 mila euro. Un accurato percorso di analisi ha permesso di incrociare le risultanze contenute nelle diverse banche dati (tra cui il portale “Cliclavoro Veneto”, messo a disposizione dalla Regione del Veneto e da Veneto Lavoro grazie a un protocollo d’intesa, siglato con il Comando Regionale della Guardia di Finanza nel 2019) per sviluppare le notizie acquisite nell’ambito del controllo del territorio. I controlli hanno consentito di rilevare 116 posizioni irregolari, dislocate su tutto il territorio della provincia, con conseguente indebita percezione del reddito di cittadinanza, poiche’ i beneficiari non erano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.
Per 45 persone, in gran parte cittadini stranieri, la causa della illegittima fruizione del sussidio e’ dovuta alla mancanza del requisito della residenza. In 25 casi, gli approfondimenti svolti hanno consentito di rilevare che i beneficiari hanno omesso di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica i redditi correlati alle vincite conseguite al gioco online. Alcuni beneficiari sono, infatti, risultati titolari di conti di gioco online, utilizzati assiduamente per effettuare scommesse su eventi sportivi, oltre che per prendere parte a tornei di poker o altri giochi da tavolo. Significativi i casi di due disoccupati: un 54enne, residente a Treviso, che avrebbe vinto oltre 1,6 milioni di euro, e un 48enne, residente a Conegliano, che ha incassato circa 500 mila euro. Dodici persone avevano omesso di comunicare di aver iniziato un’attivita’ lavorativa, mentre altre 5 hanno avuto variazioni nella composizione del proprio nucleo familiare, senza pero’ informare l’Inps. In altre 3 circostanze, i beneficiari sono risultati proprietari di autoveicoli. Una di queste persone, nel periodo di fruizione del sussidio, ha addirittura acquistato un lussuoso Suv Maserati “Levante”.