Avanti il nuovo. Ma non troppo. «Se diventerò sindaco farò una giunta di giovani», assicura il leghista Giancarlo Gentilini, che di anni ne ha 83, ed è pronto a correre per la poltrona di primo cittadino a Treviso. Sarebbe la terza volta: eletto per la prima nel dicembre 1994, lo «Sceriffo» ha ricoperto la carica per due mandati consecutivi e poi, dal 2003, è diventato il “vice” di Gian Paolo Gobbo, suo compagno nel Carroccio. «Treviso ha bisogno di continuità», spiega in un’intervista telefonica a LaStampa.it. «Voglio arrivare al ventennio come ha fatto qualcun altro nella storia», dice. E precisa: «Spero solo di non fare la sua fine…».
Gentilini, come la mettiamo a Treviso? Si candida per le elezioni amministrative del 2013?
«Io sono a disposizione della Lega Nuova, non quella fatta di nomine dall’alto. Voglio che la base deliberi sulla scelta del candidato».
La riunione chiarificatrice e decisiva prevista per giovedì 8 novembre però è stata rinviata…
«Ci sono stati dei problemi e non posso partecipare per un altro impegno. Sono un vice-sindaco itinerante…»
In realtà, c’è chi sostiene che sia in atto uno scontro con la segreteria provinciale. Il segretario Giorgio Granello avrebbe voluto una donna o un giovane alla guida della città. E anche il sindaco Gobbo sembrava di quest’idea. Un po’ di rinnovamento, insomma.
«Delle uscite che fanno sorridere. Ma Treviso ha bisogno di continuità. E io voglio arrivare al ventennio come qualcun altro nella storia. Sperando di non fare la sua fine».
Quindi, è contro la “rottamazione” che si respira in giro?
«No, tutt’altro: bisogna rottamare tutti. Compresi Bossi e Berlusconi. Maroni no, perché è una creatura mia: è “lo Sceriffo” numero due».
Certo che lei, se fosse rieletto, terminerebbe il mandato nel 2018, all’età di 89 anni…
«È la gente a volermi: in un sondaggio realizzato da un’emittente locale avrei l’80% delle preferenze…».
In realtà l’istituto di sondaggi Swg dice che per il 42 per cento dei trevigiani lei sarebbe adeguato a fare il sindaco. Ma c’è un problema sottolineato dagli intervistati: l’anagrafe.
«Certo, ho un handicap, quello dell’età. Ma farò una giunta di giovani. Io sto bene e nella vita ci possono sempre essere i miracoli sanitari».
E poi, per la sua terza elezione, l’altro problema potrebbe essere l’ascesa dei 5 Stelle. Proprio Treviso nel 2008 ha eletto il primo consigliere grillino d’Italia, Davide Borrelli. Ora il movimento si aggira sul 10 per cento. E potrebbe rosicchiare voti anche a voi leghisti…
«Le stelle lasciamole alla bandiera americana. Quando si intercetta la volontà popolare bisogna anche avere gli uomini per governare. E non mi sembra che ce ne siano. Sa cosa mi ricorda il movimento di Grillo?»
No, dica…
«Ha mai visto i fagioli cuocere? Ecco, ogni tanto ne viene a galla uno, però poi torna a sprofondare».
FONTE ORIGINALE: http://www.lastampa.it