di ROBERTO BERNARDELLI – Toh, un’altra scoperta su Trenord. La rete ferroviaria della più efficiente regione italiana, del Nord, quella minacciata dallo sciopero del biglietto a gennaio da decine di migliaia di pendolari vittime del buon governo degli amministratori della rete, illuminati dirigenti di nomina politica, al di sopra di ogni sospetto e inchiesta…. Treni che non sono carri bestiame, splendide carrozze dove c’è spazio per tutti, dove si va su e giù tra la capitale morale del paese e Malpensa, insomma, il primo spettacolare biglietto da visita del Nord, della nostra Milano…
Ed ecco un’altra storia linda e pulita, onesta e progettuale che si apprende dal Fatto Quotidiano. Quei cattivi giornalisti titolano così una delle loro ultime inchieste spocchiose e da stampa venduta: ”
Ferrovie Nord, denunciò le spese allegre. Per premio lo mettono a fare passacarte.
Ah no, scusate, ho sbagliato, questo è il titolo di un loro pessimo servizio, che risale pensate un po’ al settembre 2015. Torniamo al dunque, alle brutte notizie di oggi:
Eravamo tre leghisti in aula: “I treni? Entro le elezioni”
Ma come si fa ad essere così irriverenti! E si legge questo nell’anteprima delll’inchiesta:
“I treni per i pendolari usati come strumento per la propaganda politica della Lega. È quello che emerge dal colloquio tra due uomini del partito di Matteo Salvini, che parlano dell’imminente arrivo dei nuovi convogli Trenord, attesi da anni dai pendolari lombardi che subiscono i disagi e i ritardi causati da un parco treni fatto […]”. Eccetera… Ma no, non ci crediamo!
“Ciò che ha scoperto e pubblicato ‘Il Fatto Quotidiano’ è gravissimo. Commenta subito un consigliere regionale dei 5Stelle.
“La Lega mostra solo una lezione di disonestà politica, uno schiaffo e un insulto ai lombardi. Una società privata che risponde alla Lega, non dà più garanzie che lavori per tutta la comunità. Spartirsi i treni con quei toni arroganti è come sputare sui pendolari sfigati e sui loro disagi. Bravi i giornalisti de Il Fatto Quotidiano per non stancarsi mai di cercare la verità.Per la Lega di Salvini i treni sono solo uno spot elettorale, i treni vanno messi dove c’è riscontro tangibile per fare poi i fuochi d’artificio nel post elezioni. Al di là di ogni logica, del buonsenso e del corretto uso dei soldi pubblici, il centro-destra sacrifica i pendolari, i viaggiatori e smantella il trasporto pubblico solo per garantirsi un po’ di propaganda a spese dei lombardi. I treni nuovi li hanno pagati gli italiani e devono essere messi sulle linee al collasso e non in vetrina.
Per i primi 15 treni che arriveranno dobbiamo ringraziare l’Ex Ministro Toninelli e il M5S, non sono quelli ordinati dalla Lega, ma la Regione è subentrata a un contratto di Trenitalia. Questa Giunta e questa Maggioranza non meritano di stare alla guida della Lombardia un minuto di più”, così Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5S Lombardia, sull’articolo pubblicato oggi da “Il Fatto Quotidiano”: “Eravamo tre leghisti in aula: “I treni? Entro le elezioni”.“FNM e il suo presidente Andrea Gibelli non sono a libro paga di Salvini, ma dei cittadini. Deve dimettersi: quel ruolo deve essere ricoperto da una persona super partes.Invitiamo l’Assessore Claudia Terzi a un passo indietro, il suo Assessorato ai Trasporti è ormai un Ministero di Propaganda e nel ruolo non ha più nessuna credibilità. Il Presidente Fontana venga a riferire in aula cosa intende fare del trasporto su treno: la Lombardia ha bisogno di una maggioranza che amministri nell’interesse dei cittadini, non di un ufficio di marketing e comunicazione a spese dei lombardi”, conclude Degli Angeli”.
Ecco qua, amici miei. Ma figuriamoci se è vero! Siamo su Scherzi a parte. Ma secondo voi i vertici di Trenord sarebbero capaci di questa monelleria? Amministrare la rete sulla pelle dei lombardi, dei pendolari? Giocare a fare i capostazione per due voti? Onesti specchiatamente come sono, praticamente senza un’ombra e una inchiesta giudiziaria sulle spalle, mai un indizio o un dubbio sul loro strepitoso successo operativo, ai vertici di tutto da decine di anni, dalla Regione alle Ferrovie per due gettoni onesti di presenza, giusto il caffè, che volete che abbiano combinato?
Trenord è meglio delle ferrovie svizzere. Puntuale su tutto, attentissima a quello che esce e a quello che entra. Peccato per quelle inchieste giornalistiche.