di BENEDETTA BAIOCCHI – In un paese serio si decide di costruire un ponte, un traforo e si va fino in fondo. In Italia no. Per stare al governo puoi disfare un Paese. Aspettare che le acque si chetino e far finta di niente. Lega e 5Stelle stanno perdendo credibilità davanti all’Europa e ai cittadini. 50mila posti di lavoro in fumo e 300 milioni di contributi persi.
“Ogni nuovo rinvio significherebbe uno spreco di centinaia di milioni di euro, dalla perdita dei 300 milioni di euro di fondi Ue fino alle spese legate ai ritardi nei lavori”. Lo ha detto all’ANSA il delegato generale del Comité Transalpine Lyon-Turin, Stéphane Guggino, commentando le notizie provenienti dall’Italia. “Non ho informazioni precise riguardanti un eventuale rinvio dei bandi” di gara sulla Torino-Lione, ha detto ancora il delegato generale del Comité Transalpine Lyon-Turin, Stéphane Guggino, aggiungendo: “Mi sembra ci sia molta confusione, anche se sul piano della procedura tutto è possibile”.
Una lettera è stata intanto inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l’approvazione di avvisi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav con la clausola di dissolvenza che sarà motivata dall’avvio della procedura di revisione del trattato italo-francese. Ma si va verso un rinvio, precisa Palazzo Chigi, secondo cui i bandi “non partiranno lunedì”.
“La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l’avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicando la lettera da lui invitata a Telt sulla Tav e la risposta ricevuta dalla società italo-francese. “Ho chiarito che questo Governo e le forze politiche che lo sostengono si sono impegnati a “ridiscutere integralmente” questo progetto e che abbiamo intenzione di interloquire con la Francia e con l’Unione europea alla luce delle più recenti analisi costi-benefici da noi acquisite. Ovviamente non vogliamo che nel frattempo si perdano i finanziamenti europei già stanziati”.