di DAVIDE REDOLFI- Da qualche giorno i supermercati SUPERDÌ E IPERDÌ hanno ufficialmente abbassato le saracinesche.
Una crisi durata mesi che si è conclusa nel peggiore dei modi.
Più di cento dipendenti che saranno costretti a trovare una nuova sistemazione, e in tempi di crisi si sa quanto questo sia difficile.
Gran parte del mondo politico sembrava interessarsi a questa situazione, sopratutto la Lega.
Ma allora una domanda sorge spontanea: a cosa sono servite quelle continue passerelle dentro e fuori i supermercati?
Ora che il partito di Salvini ha il potere nei comuni, in regione Lombardia e al governo centrale qualcosa per i dipendenti e per risollevare le sorti di questi supermercati avrebbero potuto, anzi dovuto, farlo.
Eppure, a oggi, le saracinesche sono chiuse, i dipendenti non si recano più sul posto di lavoro, e molte frazioni hanno perso il punto di riferimento per quanto riguarda il commercio di alimentari.
Ma qualcuno la sua passerella e la sua foto sui giornali se l’è presa. Come al solito.
Ma lo sappiamo, loro non hanno bisogno di spaccarsi la schiena per portare a casa lo stipendio a fine mese.
Come mai nessun clamoroso impegno del governo come nel caso ILVA-ARCELOR MITTAL?
Caro Salvini, caro Di Maio, sono forse più importanti i lavoratori di Taranto rispetto ai lavoratori Lombardi?