di MARIO DI MAIO – La storia insegna che gli arabi sono tuttora schiavisti di mestiere e che se a suo tempo non avessero fatto “affari” con gli americani non ci sarebbe stato nel nuovo continente un problema razziale cosi’ grave da coinvolgerli tutti non si sa ancora per quante generazioni. I coloni britannici non si sono dimostrati da meno e si possono chiedere informazioni dirette ai discendenti di Geronimo scampati al massacro. La storia insegna pure che per progredire bisogna cooperare, ma in questo gli americani sono favoriti rispetto agli europei perche’ sono parecchio piu’ ricchi e con opportune “distribuzioni” di federalismo possono superare anche le differenze etniche piu’ rilevanti. Gli europei no. Perche’ la geografia suggerisce di collaborare in primis col nordafrica, purtroppo preda dell’ Islam, che ha come scopo l’assoggettamento degli “infedeli”. Chi lo nega e’ in malafede o terribilmente illuso di potersi intendere con i fantomatici islamici “moderati”. La logica quindi suggerisce a sua volta di posporre ogni tipo di collaborazione col nordafrica che non sia subordinato al contenimento dell’ Islam e dell’ invasione dei nostri territori. Sicuramente ci puo’ dare una mano Putin e se manterra’ le promesse Trump. Ecco perche’ Gentiloni e compagnia “accogliente” va mandato a casa subito, e il 25 gennaio va presentata la proposta per la necessaria legge elettorale.