di ANGELO VALENTINO – Spread al massimo da 5 anni. Rendimento a 10 anni sui Btp al 3,6%. Vuol dire che aumenta il debito e quando cresce il debito lo Stato deve alzare le tasse. Questo è il futuro che ci prospetta la manovra. Così di sicuro il Pil del Nord non va lontano. Intanto c’è una dura lettera di Bruxelles all’Italia sulla manovra: “Il bilancio italiano mostra una deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità, dovuta ad una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%: lo scrive la Commissione Ue nella lettera all’Italia che sottolinea “un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto” e chiede al Governo di dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre.
“L’Italia deve crescere, l’Italia gode di buona salute, mi rendo perfettamente conto che c’è tensione nei mercati, ma i fondamentali dell’economia sono saldi”, il nostro Paese “è un soggetto in buona salute, e noi non possiamo che auspicare l’avvio di percorso che ci vede seriamente disponibili al dialogo” con la Commissione Ue. Così il premier Giuseppe Conte oggi a Bruxelles.
Altra giornata comunque di turbolenze per il governo gialloverde. Tutta la stampa dà risalto al giallo sul cosiddetto condono: la misura, specifica bene il Sole24Ore, contenuta nel decreto fiscale, che permetterebbe di far emergere fino a 100mila euro all’anno per singola imposta. Il vicepremier Luigi Di Maio sostiene che il testo sia stato «manipolato», anche se non ha specificato come o da chi. «Non è possibile – ha detto Di Maio in un’intervista a Porta a Porta – che vada al Quirinale un testo manipolato. Domani sarà depositata una denuncia alla procura della Repubblica».
L’attacco arriva dopo un giornata di indiscrezioni sulle maglie sempre più larghe della «pace fiscale», come lo stesso tetto di 100mila euro, l’inclusione dell’Iva nella sanatoria e uno scudo penale per chi presenterà la dichiarazione integrativa, includendo persino i casi di riciclaggio di fondi illeciti. Le reazioni? Il Colle ha troncato sul nascere qualsiasi polemica («Non abbiamo ricevuto il testo», fa sapere il Quirinale), mentre la Lega sembra vivere le parole di Di Maio come un attacco: « Noi siamo gente seria – fanno sapere esponenti del Carroccio – e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti tra cittadini ed Equitalia».