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Sorprende i ladri (slavi) in casa, bastonato e in fin di vita. Se si fosse difeso l’avrebbero arrestato!

 

eredità ladri

di ROBERTO BERNARDELLI – La legittima difesa in Italia non è un dovere, neanche un diritto. La proprietà privata non ti appartiene, è dei ladri e dei giudici, che se tocchi un estraneo che viola la tua casa e ti difendi, lo devi pure risarcire, per sentenza. Esemplare fu il caso Mattielli, che si difese ma venne condannato anche a risarcire i parenti dei criminali. Mattielli poi morì… ucciso dallo Stato.

Così, le devi prendere e basta. Come è accaduto ad un elettricista di 36 anni, Francesco Scalvini, ricoverato in gravi condizioni alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, dopo essere stato colpito alla testa con un arnese di ferro presumibilmente da alcuni ladri che aveva sorpreso, insieme con il padre e lo zio, intorno alle 20 di lunedì nel magazzino dell’azienda di famiglia in via Francesco Petrarca a Ghedi (Brescia).

Siamo senza difese. Tra le prime ipotesi, quella che ad agire sera possa essere stata una banda di ladri composta da tre-quattro persone, forse di origine slava, da tempo attiva nella zona. Brava gente. Che se la cava sempre con un nulla di fatto. Magari, se presi, potrebbe arrivare la sentenza che giustifica la loro ricerca di denaro per stato di necessità.

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