Il sindaco di Asotthalom, piccola cittadina ungherese a pochi km dal confine con la Serbia, ha detto che il consiglio municipale ha deciso di vietare la costruzione di una moschea e l’attivita’ dei muezzin, come pure l’uso di veli e indumenti islamici quali burqa, chador e burkini. Laszlo Toroczkai, questo il nome del primo cittadino citato dai media serbi, ha precisato che la decisione e’ stata presa per proteggere “la comunita’ e le tradizioni” della cittadina dalle delibere della Ue sulla distribuzione dei profughi e richiedenti asilo nei vari Paesi membri.
Asotthalom era stato uno dei centri in prima linea durante il massiccio flusso di migranti e profughi lo scorso anno lungo la rotta balcanica, dalla Serbia verso l’Ungheria e i Paesi dell’Europa occidentale. Il sindaco Toroczkai da parte sua era stato tra i primi a proporre la costruzione di una barriera ‘difensiva’ per arginare il flusso migratorio, cosa questa poi decisa e realizzata dal premier Viktor Orban lungo tutti i 175 km della frontiera con la Serbia.