E’ stata siglata oggi tra Marelli e sindacati una duplice intesa che prevede di gestire i 550 esuberi, di cui 100 dirigenti, “con strumenti unicamente volontari, attraverso l’utilizzo delle dimissioni incentivate e del contratto di espansione, che dovra’ successivamente essere siglato presso il Ministero del Lavoro”. Lo rendono noto Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri. “L’intesa – spiegano le organizzazioni sindacali – garantisce la presenza delle attivita’ del Gruppo in Italia, sia dal punto vista industriale che occupazionale ed impegna l’azienda ad avviare un percorso con i sindacati volto ad affrontare, per ogni singola divisione, la verifica delle missioni produttive degli stabilimenti, delle attivita’ di ricerca e sviluppo e di staff”. Secondo Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri, “si tratta di un accordo positivo che ci ha consentito di approfondire le missioni industriali dei siti e che scongiura il rischio di esuberi unilaterali utilizzando gli strumenti oggi a disposizione. E’ evidente pero’ che sono necessari ulteriori strumenti specifici, di tutela delle attivita’ industriali e di salvaguardia dell’occupazione”. I sidnacati sottolineano che “per affrontare la fase di crisi e la transizione e’ urgente che il Governo convochi sindacati e il sistema delle imprese affinche’ il cambiamento in atto diventi un’opportunita’ di rilancio del settore e di sviluppo dell’occupazione nel nostro Paese”.