Svolta politica per la Lega Ligure che quest’oggi si è presentata alla Federazione Operaia di Sanremo. Questa associazione culturale che ha riunito molti esponenti storici della Lega Nord, oggi Lega, guarda già alle elezioni 2019 e da qui a breve annuncia l’intenzione di presentarsi come vero e proprio movimento politico.
Poche le persone che hanno partecipato all’appuntamento che ha visto la presenza di Marco Siccardi, presidente della Lega Ligure, uno dei volti storici del carroccio, l’ex segretario provinciale Giulio Ambrosini e Mario Castellano promotore imperiese di questa nuova forza politica. In prima fila non è passata inosservata la presenza di Alessandro Condò, candidato sindaco alle prossime amministrative matuziane con ‘Sanremo Libera’
Che cosa c’è dietro la nascita della Lega Ligure? L’abbiamo chiesto al presidente Siccardi che ci ha spiegato: “Vogliamo riprendere il discorso che il senatore Gianfranco Miglio fece quando nacque la Lega. Il nostro obiettivo è l’indipendenza e l’autonomia ed il federalismo della nostra Liguria”.
In vista delle elezioni su Sanremo il rappresentante della Lega Ligure afferma: “Faremo una nostra lista per le prossime elezioni a Sanremo e se ci sarà qualche lista che vorrà condividere le nostre idee noi saremo disponibili ad accoglierli”.
Come la mettiamo con la Lega di Salvini? “Non siamo contro Salvini, sta facendo ed ha fatto grandi cose a livello nazionale ma ha trascurato come è nata la Lega. – precisa Siccardi – L’anno scorso ci sono stati due referendum, in due regioni importantissime, trainanti per il Paese, il Veneto e la Lombardia, con consensi importanti. Quel discorso è stato accantonato. Salvini sta riprendendo il discorso autonomista però deve portarlo in porto. Con scarse risorse economiche non è attualmente fattibile però c’è stata una volontà popolare da parte delle due regioni che producono più della metà del PIL della nazione, quindi bisogna tenerne conto”.
Ci sono già state alcune adesioni al progetto politico? “Fino al 31 dicembre chi è nella Lega rimarrà nella Lega. Ci sono però dei nominativi che hanno già manifestato l’intenzione di aderire al nostro ‘futuro’ movimento. Lo scorso 20 dicembre c’è stato un incontro con il presidente della confederazione ‘Grande Nord’, l’On. Roberto Bernardelli, gli abbiamo parlato del progetto e la Lega Ligure si confedererà nel Grande Nord”.
Nel 2019 anche Ventimiglia andrà ad elezioni. “Su Ventimiglia ci stiamo pensando. L’idea ci sarebbe ma non ci sono stati sviluppi”.
Su Sanremo avete già un candidato sindaco? “In molti mi hanno chiesto se farò il capolista o il candidato sindaco. Per il momento vorrei fare una lista, anche se la legge dice diversamente, con 12 uomini e 12 donne, per parità di genere. – afferma il presidente della Lega Ligure – Persone che conoscono il territorio e le difficoltà che si vivono tutti i giorni. Vorrei fare una lista di persone comuni che sanno le problematiche della città. Essendo un sanremasco, voglio bene alla mia città e da 200 anni i miei avi di Sanremo, gli voglio bene e vorrei che questa città torni ad essere la città ridente di quando ero bambino. Dal 2000 in poi c’è stato un decadimento verticale però niente è perduto basterebbero poche cose per veder rinascere la città”.
Ad esempio? Mi piacerebbe riprendere il turismo invernale, se ne parla da decenni ma non è mai stato fatto. Abbiamo un clima unico ed a costo zero. Anziché chiudere gli alberghi e trasformali in appartamenti, bisogna potenziare la ricettività. I costi di imposte penalizzano l’apertura di grosse strutture ma è anche ora di ripartire. Con il federalismo e l’autonomia, quando il soldo rimane sul territorio si possono fare diverse cose. Quando vediamo che circa 5 miliardi delle imposte, tra dazi, iva ed imposte d’imbarco provengono dai porti della Liguria e vanno integralmente allo Stato Centrale se almeno 4 miliardi rimanessero sul territorio regionale potremmo fare qualcosa di più concreto. A causa dei patti di stabilità le amministrazioni sono troppo penalizzate e bisogna trovare delle soluzioni. La Liguria è una piccola regione, dobbiamo farla partire dal mare nostra fonte di ricchezza”.
Avete pensato a qualche alleanza su Sanremo? “Ci stiamo guardando intorno e tutti ci stanno controllando. Sono curiosi. Degli avvicinamenti ci sono stati. Io sono diffidente e dato che ci metto la faccia voglio anche essere sicuro con chi dovrò andare a sottoscrivere un accordo” – conclude Siccardi.