Se Lombardia e Baviera trainano il lavoro in Europa: la macroregione c’è già!

palazzo lombardia

di ROBERTO BERNARDELLI – Salvini afferma che i problemi si risolvono a livello nazionale e non in Lombardia. Sarà anche così, ma nei giorni scorsi qualcuno ci ha ricordato quanto sia centrale la Lombardia nel creare lavoro, Pil, ricchezza, valore aggiunto, nonostante un residuo fiscale vergognoso di decine di miliardi che a livello nazionale si guardano bene dal restituire riconoscere. E pensare  che sia Roma a risolverlo è una pia illusione. Ma veniamo ai fatti. Nei giorni scorsi, si diceva, è emerso un dato fondamentale. Si sta creando una zona manifatturiera europea esportatrice che parte dal nord Italia, con la Lombardia, e arriva al sud della Germania, con Baden-Wurttenberg e Baviera: è lo scenario prospettato da Flavio Valeri, chief country officer di Deutsche Bank Italia, intervenuto all’evento ‘Italy is back’, organizzato a Firenze da Italian Business and Investment Initiative in collaborazione con Ey e American Chamber of Commerce in Italy.

Ebbene, è emerso che i due lander tedeschi infatti, secondo i dati di Deutsche Bank, rappresentano il 31% dell’export tedesco, che nel 2015 ha sfiorato i 1.200 miliardi di euro- E  la Lombardia bistrattata e sottorappresentata, pesa a sua volta per il 27% sul totale dei flussi italiani in uscita (111 mld su 413 totali). Altrettanto significativa risulta la capacità esportativa, guarda caso,  della Catalogna (64 mld, il 23% della Spagna) e Rodano-Alpi (49 mld, il 9% della Francia). I flussi dall’Italia alla Germania e viceversa, ha spiegato Valeri, hanno una consistenza simile: nel 2015 l’export italiano è stato pari a 51 mld, con la Germania primo mercato di sbocco; l’export tedesco è stato pari a 58 mld, e l’Italia è il sesto mercato di sbocco per la Germania.

Una domanda. Perché la Lombardia, così autorevole e forte, deve aspettare che sia Roma a riconoscerle quello che le spetta, caro Salvini?

Presidente Indipendenza Lombarda

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