di ANGELO VALENTINO- Era il 7 aprile 2012 e la Lega era nella bufera. Imperversava il più brutto periodo per il Carroccio, era finito un’epoca. Allora, Luca Ricolfi, tracciava su La Stampa un quadro impietoso e arrabbiato di un Nord privo di certezze. A caldo, esplodeva una disillusione amara. Era stato tradito il Nord, qualcuno aveva inoculato un tarlo dentro via Bellerio. Ma la domanda che si poneva era allora come oggi attuale. E ora? E adesso? Chi d’ora in poi rappresenterà questo territorio? A distanza di anni, la domanda è tragicamente aperta. Con la differenza che allora, comunque, esisteva ancora la Lega Nord. Umberto Bossi avrebbe attraversato quel periodo, restando in piedi. Oggi invece il tradimento è da doppio triplo salto carpiato. E’ stato azzerato un progetto, in nome e per conto di…. è stato buttato al macero il lavoro di una generazione. Che riparte ora con la speranza di Grande Nord.
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