di CASSANDRA – Purtroppo non è uno scherzo. Se decidi di andare a morire al Sud, lo Stato ti fa lo sconto sulle tasse. Vuoi risparmiare e avere il fisco amico? Scegli in quale regione dalla sanità pubblica malata andare a vivere in pensione. Non ci sono servizi, non ci sono ospedali, non ci sono strade, treni, però c’è il clima! Vuoi mettere?
E così, un emendamento a prima firma Laura Cavandoli (Lega) al decreto legge crescita approvato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, porta da cinque a nove anni la durata della flat tax modello Portogallo introdotta con la manovra dello scorso anno.
Solo che il Portogallo non è il Sud. Ha lavoro, ci sono servizi, ospedali, si sta bene, è come vivere al Nord solo che c’è il mare ovunque. Perché dunque un pensionato dovrebbe lasciare un’oasi di benessere per trasferirsi a Capo Rizzuto? A Reggio Calabria? Perché la vita costa meno? E allora ammettetelo che al Sud c’è un costo della vita diverso…
L’opzione per passare al 7%, che vale per i pensionati che dall’estero si trasferiscono al Sud Italia, è davvero la misura per ripopolare il mezzogiorno? Ci mettiamo gli anziani che almeno hanno la pensione e spendono, così l’economia si riprende un po’?
Magari, forse, serve altro. Serve un Paese serio. E un Paese serio non lo può prevedere la misura “Flat tax al 7% per far tornare dall’estero i pensionati italiani”, come commenta Matteo Salvini su Twitter. Secondo lui ci saranno “Più entrate per lo Stato e più soldi che girano nella nostra economia, mi sembra solo BUONSENSO”.
A noi sembra una minchiata.