di SERGIO BIANCHINI – Nell’articolo del Sussidiario.NET visibile al link che segue c’è un esempio tipico di quello che io chiamo duromollismo o anguillismo o arrampicata sugli specchi di tutte quelle doppiezze tipicamente verbalizzate in un modo che forse un tempo era abile ma oggi è confusivo ed enigmatico.
L’estensore dell’articolo non osa dire che per far funzionare le classi ci vuole un ritorno alla preminenza del docente e della sua autorevolezza. Sviluppa invece una melodia al bastone che però non è un bastone. E’ tutto fuorchè un bastone ma in realtà è il pensiero indicibile e pavidamente non dichiarato che ci vuole proprio nella scuola una ripresa della autorevolezza del docente e del suo ruolo guida.
Hanno impiegato 30 anni per distruggere quello che oggi appare necessario ma che ancora non si osa dire apertamente.
Aspetto invece apertamente la rilegittimazione dell’allontanamento dalla classe di chi disturba come primo atto di quella ripresa.