“Berlusconi è il contrario della stabilità” e il suo ritorno può essere una minaccia per l’Italia e per l’Europa “che hanno bisogno di stabilità”. L’accusa nei confronti del leader del Pdl arriva dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che aggiunge: “Tanti dei problemi dell’Italia sono il risultato dei dieci anni in cui Berlusconi è stato primo ministro. Gli italiani lo sanno bene”. E ancora, Schulz dice che il ritorno del Cavaliere è “un gioco politico, molto legato ai suoi interessi particolari” che mette “in secondo piano” quelli del Paese.
Contro le parole di Schulz è subito intervenuto il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, dicendo: “E’ inopportuno che i massimi rappresentanti delle istituzioni europee interferiscano nella vita democratica dei singoli Paesi membri. Nella mia veste istituzionale io mi sono sempre astenuto dall’intervenire su questioni politiche interne dei Paesi”.
Particolarmente critico anche il parlamentare Pdl Enrico Pianetta, capogruppo in commissione Esteri, che ha definito la dichiarazione “gravissima” e ha aggiunto: “E’ una ingerenza all’interno del sistema democratico di un Paese membro fondatore dell’Unione europea. Chiedo l’intervento del governo italiano e dei vertici istituzionali italiani a Bruxelles e spero che il vicepresidente del Parlamento europeo prenda netta posizione su queste fantomatiche elucubrazioni di Schulz. Il Nobel della Pace all’Ue esce, purtroppo, abbastanza macchiato da queste affermazioni”.