Sappiamo chi sono i ladri del Nord ma dormiamo come nulla fosse?

di RICCARDO POZZI – Meglio dormire? Le regioni settentrionali, parlo di quelle che da almeno quarant’anni reggono i conti pubblici, mantengono uno strano atteggiamento riguardo al loro futuro.
Sembrano fluttuare a metà tra l’inginocchiatoio e la paranoia.
A sprazzi si accorgono del furto multiplo che viene loro perpetrato dallo stato italiano, ogni tanto sembrano ribellarsi alla condizione da traina carro che Roma ha loro affibbiato, ma non sembrano reagire con la necessaria determinazione. Anzi.
Pare che più si rendano conto di quanto vengano derubate e lavorino per gli altri, più cerchino di dimenticarlo e di annacquare l’eventuale protesta che ne dovrebbe derivare.
Abbiamo più forestali del nordamerica? Pazienza…è una forma di welfare.
Il reddito di cittadinanza ha registrato più richieste a Napoli che in tutta la lombardia? Beh…è nato proprio per quello, per togliere povertà e lavoro nero…
Il comune di Roma continua a ripianare i suoi debiti pescando dalla solita cassa dei polentoni?
Eh, insomma ci sono altre priorità, altre cose in calendario.
E così i referendum sull’autonomia, la revisione delle false invalidità, la riforma della scuola e i suoi record di lauree e diplomi col massimo dei voti nel sud, i residui fiscali di cui nessuno parla più perché fa poco italiano.
Vengono in mente quegli anziani che, afflitti dalla paura di essere colti da insonnia, mettono la sveglia per poter prendere un altro sonnifero a metà notte.
Il nord fa lo stesso, vede la tirannia, conosce i ladri ma preferisce dormire, anzi, mette la sveglia per prendere altro sonnifero e dormire più a lungo.
Cosa augurarci? Buonanotte.

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