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Salvini trumpista, ma difende l’articolo 18 che non esiste nell’America di Donald! Matteo lontano anni luce dal mondo che fa impresa

Europee: Salvini, voto a Pd o Fi è la stessa cosa

di ROBERTO BERNARDELLI – Strana la politica. Con una mano prende, con l’altrà dà… Salvini ne è il caso più evidente. Fa il tifo per un imprenditore alla Casa Bianca, si dichiara liberista alla Donald Trump, uno che mai nella vita si sognerebbe di mettere nell’ordinamento americano l’articolo 18, uno che di aziende e di investimenti se ne intende. Poi, però, attacca la Corte costituzionale che boccia il referendum sull’articolo 18. Ma come, Salvini?! Stai con la Cgil o con gli imprenditori? Il segretario del Carroccio forse non ha contatti con il mondo del lavoro, e non sa che le tutele non devono servire per garantire l’intoccabilità degli statali… Se un imprenditore ha collaboratori di valore, non li lascia a casa. Se li tiene stretti. A meno che la Lega sia diventata un sindacato che cerca nuovi consensi tra i lavoratori. Basta decidersi e dire che cosa si vuole dalla vita. O no!? Nell’affermare che quella “della Consulta è una sentenza politica, gradita ai poteri forti e al governo come quando bocciò il referendum sulla legge Fornero”, è non avere il senso della realtà.  Le aziende e i lavoratori chiedono meno tasse, più efficienza del sistema pubblico, un sistema giudiziario che non lasci in ammollo chi vanta crediti. Basta questo per far funzionare il paese. Non è l’articolo 18 che frena la disoccupazione, è questo Stato corrotto e i partiti che vivono sulla Luna a decretarne lo sfascio eterno!

 

Presidente Indipendenza Lombarda

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