di Valter Roverato – Se citofonando, avessero potuto vincere le elezioni, si sarebbero dimessi? Da quello che andavano auspicando, se in Emilia-Romagna avesse vinto il capitano, avrebbe dovuto dimettersi il governo: ma ora che invece ha perso, chi si dovrà dimettere? Fatto sta che Salvini ha sbagliato, e da buon italiano non lo ammetterà mai: sbagliato candidato, sbagliata campagna elettorale nei toni, nelle modalità e nei messaggi. Nei messaggi, perché se dici alla popolazione che devi “liberarla”, otterrai una reazione del tipo “ma da chi o da che cosa?”, da un popolo che sa di essere veramente libero da circa 75 anni.
Nelle modalità, perché se vai a citofonare ad una famiglia e chiedi se c’è chi spaccia, è ovvio che tutti capiscono che si tratta di una “spacconata”, e la gente comune di solito non gradisce le spacconate. Nei toni, perché non puoi portare sul piano nazionale un’elezione regionale, e una sola (mentre in concomitanza c’erano anche le elezioni in Calabria, ed in precedenza c’erano state quelle in Umbria e le Europee, che già non avevano fatto dimettere nessuno-ma solo Salvini), dando la falsa speranza, e sapendo di darla, che la tua vittoria avrebbe significato che il governo doveva dimettersi per forza; né puoi portare la discussione sui cantanti di Sanremo, più o meno a te graditi, perché la gente sa che sono temi che non c’entrano un gran che con le loro elezioni, i loro problemi territoriali da risolvere. E la “tua” candidata, Salvini?
La stanno ancora cercando a “chi l’ha visto”. Contro un governatore uscente, che di solito è sempre favorito nelle elezioni, era proprio lei, fino a quel momento semi-sconosciuta alla maggioranza degli emiliani, che doveva farsi vedere molto di più, mentre a stento si conosceva la sua faccia, visto che ogni volta i vari TG aprivano con la solita notizia “Salvini è di qua, Salvini è di là”, e la gente emiliana si chiedeva: ma è Salvini il candidato?
Adesso, come al solito, tutti andranno in giro a dire che comunque avranno vinto, dato che per gli italiani questo è lo sport preferito, dopo il calcio, anche se in realtà è solo Salvini che ha perso un’elezione che forse avrebbe potuto vincere se invece della sua innata incapacità, che fa il pari con quella di chi sta attualmente al governo, avesse usato un po’ di buon senso e di umiltà, lasciando il campo alla “sua” candidata.
Certo che però non è bello vincere un’elezione per “manifesta incapacità” dell’avversario, quindi nemmeno il rivale di Salvini ha di che ridere.
Ma per me che sono Veneto, tutto ciò ha poca importanza. So solo che sto attendendo che l’ennesimo governo per me straniero, di una nazione per me da sempre straniera, che occupa il mio Veneto abusivamente ormai da 159 anni , mi conceda almeno un po’ di autonomia che mi permetta di gestire alcune risorse che sarebbero comunque mie, ma che questa nazione “gentilmente” mi concederebbe, sempre in cambio di un residuo fiscale di una ventina di miliardi di euro ogni anno, che gli serve per poter pagare falsi invalidi, lavoratori “socialmente utili”, spalatori di neve a Palermo, migliaia e migliaia di forestali (ora Carabinieri), furbetti vari, sprechi nella sanità e nella gestione della Pubblica amministrazione, mazzette e corruzioni varie, ecc.
Il tutto con la complicità dei Veneti stessi, che continuano sempre a dare i loro consensi proprio a coloro che perpetrano tutto ciò. Bella situazione, vero? Un teatrino, una commedia dell’assurdo, una situazione Kafkiana, o forse solo italiana, tipicamente italiana.
Ma se citofonando, i Veneti potessero abbandonare questa italia…..
Valter Roverato