di Monica Rizzi – Sulle vicende nelle Rsa di Bergamo, così come in altre provincie, indagano i Nas e le rispettive procure. Chissà se forse aver fatto test e tamponi preventivi, aver fornito di mascherine personale e ospiti avrebbe potuto confinare i contagi in modo più efficace… Resta il fatto che ora l’Ats di Bergamo ha investito 15mila euro in una consulenza legale attraverso l’avvocato Capelli. Si legge dettagliatamente sul dorso di Bergamo del Corriere che “Il nome del legale scelto suona familiare alla politica e al mondo della sanità: il direttore sanitario Massimo Giupponi ha assegnato la consulenza ad Angelo Capelli, già consigliere regionale e segretario provinciale del Pdl, nonché relatore della riforma della sanità approvata dalla Lombardia in era Maroni. L’Ats pone cinque quesiti a Capelli e per ogni quesito lo paga 3.151 euro: in totale la consulenza costerà 15.758 euro“.
Un solo quesito, senza mettere in discussione la professionalità indiscussa del legale, la poniamo all’Ats. Ma se si fossero spesi 15mila euro anche in tamponi o altri Dpi, nel momento di massima emergenza? Così, per dire.