di Monica Rizzi – Ho amministrato la cosa pubblica, sono partita dal mio Comune sino alla Regione. Le insidie per un politico chiamato a governare non sono solo gli stretti vincoli di bilancio ma le “ghigliottine” che la legislazione nasconde dietro ad ogni atto che firmi. Che tu lo voglia o meno, se qualcosa va storto e non sei tu direttamente a causare un problema, tu vai a processo e sei messo alla pubblica gogna. Non è giustizialismo, è peggio.
Il premier Meloni ieri ha affrontato una questione spinosa all’assemblea Anci, ha ciò affermato che “il governo rivedrà il reato di abuso d’ufficio e una serie di situazioni che riguardano la pubblica amministrazione. Penso sia arrivato il momento — ha detto — di affrontare il tema della responsabilità dei sindaci: bisogna definire meglio a partire dall’abuso d’ufficio le norme penali per i pubblici amministratori che oggi hanno un perimetro così elastico che» lasciano spazio a «interpretazioni troppo discrezionali. Spesso i sindaci sono chiamati a scelte rischiose e c’è il fenomeno della paura della firma. Oggi l’amministratore non sa come sarà giudicato il suo comportamento, e deve essere messo nelle condizioni di firmare liberamente. Non si tratta di non impunità ma regole certe, non salvaguardare i furbi ma tutelare gli onesti. Il governo si metterà al lavoro per modificare una serie di reati legati alla pubblica amministrazione”. Era ora.
Fino ad oggi il reclutamento dei sindaci avviene con estrema fatica, c’è chi non se la sente di assumersi in prima persona responsabilità enormi e insormontabili. Col processo facile dietro l’angolo. I magistrati, si sa, devono applicare la legge, ma quanti anni devono passare prima che un procedimento penale esaurisca il suo corso?
Pur con tutti i distinguo politici con Giorgia Meloni, le va riconosciuto di aver sollevato una delle questioni più spinose che riguardano chi ha passione politica ma è esposto a normative che non hanno più senso d’esistere. Altri in campagna elettorale hanno promesso la luna. Qui basta una norma di buon senso per rimediare a storture inaccettabili. Ben venga, onore delle armi. Altri possono ancora rosicare.