In un post su facebook Monica Rizzi, segretario organizzativo federale di Grande Nord, ha affermato, non senza un fiume di critiche e polemiche, in merito all’elezione della vicepresidente degli Usa: “Solo questa donna ha fatto la differenza. Solo lei. Ed ho scritto sarebbe stato cosi 3 mesi fa, in tempi non sospetti. Solo una donna. La prima vicepresidente donna degli States. Il futuro è donna, il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà lei, ed oggi fa la storia”.
Qui vale fare una riflessione. La prima. Le politiche di genere sono sempre annunciate e sempre disattese. Ve lo dice il direttore di questo giornale in persona. Una donna vale sempre meno di un uomo. Una giornalista donna per avere valore deve asfaltare un uomo per meritare rispetto professionale. Ma non basta neppure questo. No che non basta. Sei una brava ma non hai diritti. Guarda, ti stimiamo, epperò… E devi far finta che sia tutto un disguido.
In politica è la stessa cosa, una donna deve essere migliore di un uomo per avere “quel posto”. Però non è abbastanza. E’ qualunquismo? No. Nessuno avrebbe commentato il post di Monica se il vice fosse stato un uomo. Nessuno avrebbe avanzato osservazioni sulla sua adeguata collocazione, sul merito per conquistare quel ruolo. Nessuno. Ma se è una donna, allora occorre vedere se se lo merita. Semmai.
Certo, come ci sono uomini scarsi ci sono donne scarse. Scarsissime. E dove ci sono politici scarsi ci sono anche elettori scarsissimi, perché il tema sempre censurato è quello a monte della consapevolezza di ciò che si vota e qui si entra nel campo dell’epistocrazia, ma è un altro discorso.
Una cosa è certa, solo in coscienza ciascuna di noi sa cosa vale e cosa ha faticato per conquistare un pezzo di storia, di avanzamento professionale. Se è portatrice di interessi particolari o se è nata, tagliata per fare quel lavoro. Ma il pregiudizio della storia incombe sempre. Una donna nella sua lotta per la conquista dei suoi diritti deve sopportare uomini e donne mediocri. E vincono sempre i mediocri. Oppure avere la fortuna o sperare di trovare sul proprio cammino compagni di strada illuminati che sanno cogliere le doti e le risorse. Di questi tempi, è buio pesto. Almeno Kamala, ha rotto il muro del suono. Ma quelli sono gli Stati Uniti, qui siamo nella profonda provincia italiana, ominicchi, ominicchie e quaraquaqua.