Rizzi: Cosa fanno i politici eletti in Calabria per la Calabria? L’Ugl sul piede di guerra per una regione che produce disoccupati

di Monica Rizzi – Con coraggio l’Ugl ha denunciato il perpetrarsi di una decennale imbarazzante sudditanza politica del Sud verso politici che producono chiacchiere.

In una lunga nota, appunto, Ornella Cuzzupi, spiega molto bene che la Calabria soffre di assenteismo politico. Assenze ingiustificate nella gestione dei reali fabbisogni della popolazione.

E inizia citando i dati.

Le statistiche Eurostat indicano in modo chiaro la situazione della nostra regione. Non bastano le chiacchiere e le buone intenzioni se queste ultime non sono seguite da comportamenti e fatti concreti. I giovani senza lavoro, in Calabria sono 4 su 10, un dato, forse persino ottimistico rispetto alla realtà delle cose e alle prospettive di occupazione”.

Ornella, che è  Segretario Generale Confederale dell’UGL Calabria, spiega benissimo che Mentre  la Calabria vede fuggire lontano i propri giovani in cerca di fortuna, nella nostra beneamata terra si mantengono in vita i più deleteri spettacoli della politica. Invece di costruire, si preferisce, in pratica, sostenere i centri di potere con le solite, e nemmeno tanto sottili, lottizzazioni di incarichi e prebende. Trarre delle conseguenze non è difficile: chi avrebbe dovuto rappresentare la giuda per il futuro pare esser diventato, invece, il protagonista di spartizioni fini a se stesse e caratterizzate da una sorta di nepotismo e sudditanza. Un quadro che deprime in maniera definitiva la speranza della gente e di quei giovani costretti a scappare. L’UGL Calabria – continua Cuzzupi – riceve ormai quotidianamente segnalazioni e  richieste per portare avanti battaglie sociali a nome dei giovani che chiedono lavoro, di chi necessita di una seria salvaguardia, dei cittadini che devono metter mano alla tasca per avere un servizio decente, servizio che gli sarebbe dovuto! Un dato di fatto che deve risaltare in tutta la sua gravità”.

Ma come, non era arrivato il cambiamento dopo lo sbarco in Calabria di nuove forze sovraniste pronte a rivoluzionare il territorio? Secondo l’Ugl è accaduto esattamente il contrario.

Si era parlato di rinascita della Calabria, ipotizzate grandi operazioni di rilancio del lavoro e dell’imprenditoria, di un potenziamento delle opportunità turistiche e territoriali. Chiacchiere! Tutto sembra essersi perso nella solita nebbia del potere. Una nebbia – precisa il Segretario Regionale – dalla quale traspare una duplice interpretazione dei fatti e di chi dovrebbe dirigere la macchina amministrativa: o siamo di fronte ad una sostanziale incapacità e quindi facile preda di interessi a cui, proprio per inadeguatezza, non riesce ad opporsi; oppure ci troviamo al cospetto della più deleteria forma di malgoverno del territorio. Alternative, constatati i fatti e circostanze, al momento non ne appaiono!”.

Tutto da rifare, quindi. E né a destra né a sinistra sembrano esserci vie di fuga. Ahinoi.

Abbiamo provato in tutti i modi di far comprendere ai vertici regionali la strada da percorrere. Non hanno voluto ascoltare. Questo – afferma Ornella Cuzzupi – ci induce, per il rispetto verso la nostra gente e prima di attivare forme di dura protesta, a formalizzare la richiesta di un urgente tavolo di confronto con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale per evidenziare le nostre perplessità e valutare insieme al rappresentante del Governo azioni concrete che mirino a salvare la Calabria dal baratro verso il quale si dirige!”.

Bene, avanti così! Fortuna che qualcuno ha detto che vuole ricostruire….

Monica Rizzi, responsabile organizzativo federale Grande Nord

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

La miseria del taglio delle accise fino a luglio. Una "carità" per chi lavora. Dov'è finita l'abrogazione promessa nel 2018?

Articolo successivo

Rapporto libertà di stampa, Italia perde 17 posizioni