di Monica Rizzi – C’è una cosa che non dicono: che l’emergenza sanitaria, la crisi dei posti letto in terapia intensiva, il fatto che all’ospedale di Codogno, in pieno Covid, mancassero non solo i “lettini” in rianimazione ma anche infermieri e operatori sanitari si è consumata in modo tragico in Lombardia. Dove da decenni è la Lega a governare. Se dei tagli ci sono stati non è certo stato per fare spazio ai migranti ma a causa di precise scelte politiche che con la presunta “invasione” hanno poco a che fare.
Chi ha messo di lato la sanità lombarda? Chi ha tagliato i posti letti ospedalieri? Chi aveva predisposto sei miliardi di euro di tagli lineari a scuola e sanità per il 2020? Chi è che aveva detto che i medici di famiglia non sono poi così importanti perché ormai i cittadini (che hanno sufficienti disponibilità economiche) si rivolgono direttamente agli specialisti nei centri di medicina privati?