di ROBERTO BERNARDELLI – “Roma ridia ai nostri comuni i fondi rubati illegalmente. Stiamo parlando di 201 milioni di euro per la sola provincia di Milano: soldi che dovevano essere spesi dai sindaci per garantire servizi alle famiglie, agli anziani e alle attività commerciali del territorio. Ora, vista la sentenza della corte costituzionale, pretendiamo indietro quel denaro ” E’ il grido di allarme del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti, primo firmatario di una mozione che chiede alla la Giunta Maroni di assistere e informare tutti i comuni della Lombardia su come riavere i fondi tagliati dal Governo Monti nel 2013.
Sentite qui che storia: ci sono 435 milioni di euro che devono tornare a casa nostra, perché il provvedimento dell’allora governo Monti, il professore, è stato dichiarato fuorilegge da una sentenza della Corte Costituzionale. Tutto chiaro? Anche troppo! Nel 2013 infatti la spending review del governo tecnico aveva imposto di ridurre il fondo sperimentale di equilibrio per 2 miliardi e 250 milioni di €. A casa nostra questo significava, anche per i virtuosi, un taglio folle di 435 milioni di euro, di cui quasi la metà (201 milioni) alla sola area della Città metropolitana di Milano.
Adesso però i soldi devono tornare. La Lombardia già subisce il danno del residuo fiscale, cosa deve pagare di più? “Nel 2013 – spiega infatti Cecchetti – i tagli di Monti hanno messo in ginocchio i nostri comuni, alcuni infatti per sopperire al mancato introito hanno dovuto diminuire i servizi erogati e altri invece sono stati costretti ad aumentare le tasse locali per far quadrare il bilancio”.
Ora la Regione istruirà tutti i consigli comunali sull’istanza di rimborso al governo. Un’altra storia centralista. Ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto il governo Monti, la sua spending review, le pensioni della Fornero, le imprese che chiudono e chi più ne ha ne metta. Basta!