Riapre l’ospedale in Fiera a Bergamo, quello costruito dai nostri alpini

Ha riaperto ieri il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo, quello che era stato costruito in primavera dai nostri alpini, accogliendo i primi quattro pazienti. “La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie a un lavoro di squadra, coordinato dalla cabina di regia regionale che, ancora una volta, a distanza di 7 mesi, vede in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei lombardi” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, annunciando la riapertura della struttura, realizzata durante la prima fase della pandemia da Coronavirus. Le attività, coordinate dall’Asst-pg23, vedono l’impegno di medici, infermieri e tecnici, tutti al lavoro insieme, in uno spazio allestito grazie alle numerose imprese e agli artigiani che hanno risposto alla chiamata in azione di Confartigianato Bergamo e alla sempre fondamentale disponibilità dell’Associazione nazionale Alpini. Un lavoro di squadra che permette di riattivare il presidio con i primi quattro posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ad un massimo, per ora, di 48. Ventiquattro (2 moduli da 12) saranno gestiti dal Papa Giovanni e 24 (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia, conpersonale medico e infermieristico proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova. Sottolinea il direttore generale Maria Beatrice Stasi: “Il presidio in Fiera oggi si avvale dell’esperienza già fatta, abbiamo imparato che è importante essere sempre un passo davanti al virus. Il vero cambiamento rispetto al presidio allestito a marzo è che in questa fase saremo al lavoro senza avvalerci di volontari ma con risorse di cui possiamo disporre grazie ad un uso integrato di tutta la rete ospedaliera lombarda. Ad aprile abbiamo curato 120 pazienti alcuni intensivi e altri bisognosi di ricovero ordinario. Oggi in Fiera tratteremo solo pazienti che hanno bisogno della terapia intensiva”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Cgia, la Germania ha speso 194 miliardi in più per l'emergenza Covid. Aiuti veri alle imprese

Articolo successivo

Senzasconti, Reho e Rizzi ad Antenna 3