“In extremis, in forte ritardo, e fuori tempo massimo, Renzi sale a Milano per firmare il patto territoriale per la Lombardia dopo che ha firmato i patti nelle altre Regioni. Non si tratta certo di un regalo alla Lombardia ma di un adempimento dovuto, un adempimento tardivo, avendo il premier per l’appunto gia’ siglato analoghi patti con le altre Regioni. Ma se Renzi pensa in questo modo di recuperare dei Si per il referendum in Lombardia si sbaglia di grosso perche’ i lombardi sanno bene che questo Governo e questo premier non hanno fatto nulla per il nostro territorio in questi due anni e mezzo, Non solo, i soldi che arriveranno sul territorio lombardo tramite questo Patto sono soldi nostri, e sono sostanzialmente meno di un quinto di quello che ogni anno i cittadini lombardi versano con le loro tasse allo Stato centrale.
Quello che Renzi non capisce e’ proprio questo: la Lombardia, come le altre Regioni del Nord, non vuole regali da Roma, ma vorrebbe solo potersi trattenere le proprie risorse, per poterle investire sul proprio territorio, per le proprie infrastrutture o per le proprie politiche sociali, e non dover versare un fiume di denaro nel calderone dello Stato centrale che poi le utilizza per sostenere le politiche clientelari delle Regioni come la Campania, tanto per fare un esempio a caso… Come lombardi non possiamo e non dobbiamo ringraziare Renzi perche’ oggi con questo patto per la Lombardia solo una minima parte di quello che ogni anno diamo allo Stato ritorna sul nostro territorio, ma dobbiamo pretendere che i soldi delle tasse dei lombardi restino in Lombardia e non vadano a Roma!”. Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.