“I due terzi delle erogazioni del Reddito di Inclusione (REI) finiscono al Sud”. Lo denuncia Grande Nord, il movimento fondato da Marco Reguzzoni e Roberto Bernardelli che si candida alle elezioni politiche.
“Su 70mila richieste pervenute all’INPS, il 22% arriva dalla Campania, dalla Sicilia il 21,4%, dalla Calabria il 14%, mentre la Lombardia, un sesto della popolazione italiana, si ferma a circa 5mila domande, una su quattordici, il 7%, meno di quanto andrà agli stranieri, l’8% – sottolinea Marco Reguzzoni – tornerà alla Lombardia meno del 2% dell’importo complessivo del provvedimento (1,8 miliardi). La solita misura assistenzialista centralista che favorisce il Sud, ignorando le differenze di costo della vita tra Sud e Nord e fissando una soglia di povertà unica per tutta l’Italia. Per il governo i poveri del Nord non esistono”.
“Siamo alle solite: paga e taci, pensionato del Nord – aggiunge il candidato alla presidenza di Regione Lombardia per Grande Nord Giulio Arrighini – ecco perché c’è la necessità di un sindacato territoriale che tuteli gli interessi del Nord, che a Roma vengono ignorati, nonostante la massiccia presenza di parlamentari lombardi, evidentemente interessati solo a difendere la propria cadrega”.
è il metodo Lauro fatto sistema, soprattutto in vista di votazioni… poveri noi…