Reddito cittadinanza, altro giro di valzer per 192 posizioni. Bernardelli8: Non dimentichiamo chi lo ha barattato per quota 100

di Roberto Bernardelli – Il reddito di cittadinanza è figlio del governo giallo verde. Arrivò “barattando” la sua approvazione con quota 100. Che non ha di certo risolto le storture della legge Fornero. Quella che in campagna elettorale volevano abolire. Ogni volta che le autorità di polizia sgominano bande di truffatori del reddito, non dimentichiamo come siamo arrivati fin qui. Al resto ci pensa la ricca cronaca quotidiana, come quella che arriva da Foggia. Buona lettura. E buona incazzatura.

 

Sono 192 le persone sospettate di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza individuate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia nel corso di recenti attività ispettive condotte sotto la direzione della locale Procura della Repubblica negli ultimi mesi. Partendo dalle informazioni contenute nelle banche dati messe a disposizione dall’INPS sulla base dell’intesa stipulata con la Guadia di Finanza a livello centrale ed all’esito di specifiche analisi di rischio sono stati individuati diversi nuclei familiari al cui interno sono risultate presenti persone che percepivano il beneficio seppur risultando contemporaneamente proprietari di beni immobili o valori mobiliari ovvero percettori di redditi, non dichiarati, oltre le soglie previste dalla legge.

Analizzando le istanze presentate, sono emerse numerose posizioni apparentemente irregolari prevalentemente a Manfredonia, San Severo, Lucera, Vieste, Rodi Garganico, Cagnano Varano e Carpino. Tra questi 2 nuclei familiari con persone sottoposte a misure cautelari personali in quanto ritenute affiliati alla locale criminalità e 2 cittadini stranieri che avevano dichiarato falsamente di essere residenti in Italia. Altri casi sono stati scoperti a seguito di controlli in materia di lavoro sommerso presso esercizi commerciali, bar e ristoranti delle località sopracitate nonché in una R.S.A. di Cerignola, con richiesta dei dipendenti di essere pagati in nero per non perdere i requisiti per la concessione del beneficio.

Oltre 150 posizioni sono emerse, invece, da un’attività ispettiva della Tenenza di Lucera che ha individuato persone che avevano riscosso vincite derivanti da giochi on-line, anche superiori a 100.000 euro, omettendo di comunicare tali circostanze, in tal modo conservando il beneficio. L’ammontare delle presunte frodi supera 1,2 mln di euro, di questi gran parte sono stati recuperati con sequestri.

 

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