Radio Padania, Salvini: ancora di nostra proprietà, ceduta concessione nazionale

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Ansa – “RADIO PADANIA a RTL? No, è ancora di proprietà della cooperativa RADIO PADANIA, abbiamo ceduto la concessione nazionale perché non ci serviva, non interessandoci”. Così Matteo Salvini, leader della Lega Nord, al programma di Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

Ansa – Radio Padania cede concessione a Rtl, ma non chiude Presidente network e’ calabrese, si scatenano ironie sul web (di Alessandro Franzi) Radio Padania Libera resta la voce della Lega Nord, ma deve rinunciare ad avere una presenza nazionale o comunque superiore alla rete di altre emittenti locali. E’ sostanzialmente questo il risultato della cessione al patron di Rtl 102.5, Lorenzo Suraci, della concessione comunitaria per trasmettere in tutta Italia. Radio Padania continuera’ pero’ a essere presente sulle frequenze locali delle regioni del nord. A raccontare l’operazione e’ stato il quotidiano Italia Oggi stamani. A darle risalto e’ invece stata l’ironia sui social per il fatto che Suraci, pur essendo un imprenditore che opera a Bergamo da una quarantina d’anni, e’ di origini calabresi, di Vibo Valentia per la precisione. E Radio Padania e’ una delle creature di Umberto Bossi, quando la Lega sognava la Padania nazionale e tutto il resto (recitava lo slogan) era meridione. Ironie a parte, Radio Padania non ha chiuso. Sarebbe stato un colpo duro per la Lega del segretario Matteo Salvini, che era stato a lungo direttore dell’emittente e che oltretutto negli ultimi tre anni ha gia’ licenziato gran parte dei dipendenti della sede di via Bellerio e chiuso il quotidiano la Padania, sostituendolo di fatto con il blog battezzato Il Populista. Problemi di cassa molto sostenuti, la principale motivazione, che ha spinto Salvini ad affidarsi sempre piu’ ai volontari. “Nell’ottica di un rilancio di Radio Padania, consapevoli che il futuro corre anche sulle nuove tecnologie di diffusione, abbiamo deciso di sottolineare la nostra peculiarita’ di Radio locale, senza aiuti di Stato e soggetta a logiche di mercato comuni a tutte le emittenti”, il commento ufficiale di Giulio Centemero, presidente della societa’.

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