di Corrado Callegari – La libertà si impoverisce se si abbandonano i cittadini a un destino senza capacità e senza scelta. Se decliniamo questi concetti in termini di Federalismo ritroviamo la tesi di Miglio, del Federalismo competitivo che mette in concorrenza i governi locali, massimizzando le opzioni di scelta dei cittadini, attraverso la meritocrazia. Ci ricordava Antonio Martino nel suo libro Semplicemente liberale (Liberilibri, 2004), che non è vero che per rendere meno poveri i poveri sia necessario rendere meno ricchi i ricchi. È vero, invece, che l’economia deve dare pari opportunità. Non è vero che il Nord attraverso l’autonomia vuole rendere i propri vicini meno ricchi. Anzi! Ha tutto l’interesse a far sì che vi sia un mercato fuori dai propri confini che cresca e sia in grado di acquistare i nostri prodotti .
Il federalismo rende possibile questa sana competizione.Ma è chiaro che se il Nord non è libero economicamente, non sarà mai libero di conquistare spazi di libertà per sganciarsi dalla politica centralista che risucchia le risorse anziché capitalizzarle.
Abbiamo avuto una classe politica che ha sperperato i voti, il consenso del Nord per fare tutt’altro. Da est a ovest non hanno rappresentato nessuno se non la brama di potere e il delirio da onnipotenza d’apparizione sui social. Questa cambiale quanto ci costerà?
Responsabile Confederazione Grande Nord Veneto