di ANGELO VALENTINO – Trionfalismi… Mai così bene il lavoro da quando c’è questo governo. L’Istat certifica che la disoccupazione scende, che quella giovanile è appena al 30 e qualcosa per cento e che finalmente il paese riparte, le imprese assumono. Poi, mi giro dall’altra parte e leggo i dati di Berlino, della tanto detestata Merkel. Il numero di disoccupati in Germania è sceso leggermente a giugno, attestandosi a 2.216 milioni, 20.000 disoccupati meno rispetto al mese di maggio e 60.000 in meno rispetti ad un anno fa. Lo riferisce l’agenzia federale per l’impiego tedesca. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9%.
Ecco, questo credo sia un dato su cui un governo possa brindare. Ma se andassimo a vedere cosa c’è dentro quell’aumento del lavoro, che sappiamo bene essere per lo più precario, a tempo determinato, fatto da chi non può andare in pensione e alza l’asticella statistica di chi ha un lavoro… ebbene, sulla base di questi facili “indizi”, sul clima di pessimismo delle imprese, delle famiglie, dei consumi che calano, dei risparmi che crescono per paura di dover far fronte a gelate economiche, forse mi farei più di qualche domanda.
E’ un po’ come il caldo sulla colonnina di mercurio e il caldo percepito. Si muore dal caldo.
In Italia abbiamo il reddito di cittadinanza, in Germania meno tasse e un sistema federale che dà ampia autonomia ai land. Da noi, l’autonomia è un fantoccio agitato come la carota e il bastone davanti agli asini.