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Basta governo del “Cazzaro verde”. Tutti a Venezia il 15 settembre con Grande Nord, contro i cattivi maestri del Nord…

IMG-20180810-WA0006di ROBERTO BERNARDELLI – Tra una rassegna stampa e l’altra ci si fa una cultura sui dati dell’immigrazione. Cresce il debito pubblico, cresce chi non trova lavoro, la fiducia nei consumi scende ma esiste solo lo straniero…. Davvero è invasione? Non stiamo a discutere di diritti umanitari ma di cifre sventolate per costruire un consenso sempre più di pancia nell’elettorato. L’altro giorno sul Sole24Ore si legge che “l’arrivo di stranieri su scala quotidiana è diminuito di oltre 7 volte rispetto al 2016. Un calo accompagnato, paradossalmente, alla crescita delle ostilità degli italiani al fenomeno migratorio e a una percezione distorta dell’incidenza reale di stranieri sul totale della popolazione residente”.

“Tra luglio 2016 e luglio 2017, secondo i dati dell’istituto Ispi, sbarcavano in Italia una media di 539 migranti al giorno. Tra luglio 2017 e maggio 2018, sotto gli effetti delle politiche dell’ex ministro degli Interni Marco Minniti, la quota era scesa a 120″.

 E ora? Dal giugno scorso ci sono 71 sbarchi al giorno, ma la percezione che si è degli arrivi è dieci volte cento volte superiore grazie alla gran cassa mediatica del fermare le navi e temerle ostaggio. Si chiama populisimo.

Secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, un’agenzia collegata alle Nazioni unite,gli ingressi si sono quasi dimezzati nei primi otto mesi dell’anno in corso: 67.122 arrivi in Europa al 26 agosto 2018, contro i 123.205 registrati nello stesso periodo del 2017 e i 272.612 del 2016. L’Italia ha registrato il punto più basso di ingressi negli ultimi cinque anni (19.761).

Madrid sta invece registrando  il 114% in più di arrivi.

Ma «In realtà gli sbarchi in Spagna erano aumentati già da prima del calo di quelli in Italia, non c’è una correlazione evidente – spiega Matteo Villa, ricercatore Ispi – Quanto all’Italia, il grosso del calo è dovuto alle politiche di Minniti ed è avvenuto prima del governo Conte».

Ma la comunicazione fa alzare la percezione. Secondo la società di ricerca, l’Istituto Cattaneo, si ritiene che cittadini extracomunitari residenti in Italia siano pari al 25%, mentre la quota reale è di circa il 7%.

” Gli elettori di centrodestra tendono a percepire più stranieri di quanti ne siano presenti (il 32,4% della popolazione, contro il 7% effettivo), mentre gli elettori di centrosinistra fanno stime meno elevate della media nazionale. Ma comunque sbagliate: la stima è di un’incidenza di stranieri pari al 18,5% della popolazione, quasi tre volte oltre la realtà statistica (7%)”.

Poi ci sono le dichiarazioni di Giorgetti al festival de Il Fatto quotidiano: sulla promessa elettorale di rispedire a casa 500 mila migranti, il sottosegrretario alla presidenza del Consiglio dice: “Matteo l’ha sparata grossa”!.

Poi anche l’Agi si mette a fare le pulci alle accuse del ministro dell’Interno circa i respingimenti di Macron.Rinasce_la_Speranza_Padania_Venezia_15-settembre-2018_miniatura

Leggiamo infatti che…

“secondo un’esclusiva di le Figaro del 29 agosto 2018, quest’anno le richieste di asilo in Francia dovrebbero superare quelle dell’anno scorso di parecchio. Si registra infatti un aumento del 17% nei primi sette mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017.

Se guardiamo alle sole domande in primo grado (escludendo quindi appelli e riesami) l’aumento è del 16%: tra gennaio e luglio 2017 erano state presentate 52.721 richieste di asilo, nello stesso periodo del 2018 sono aumentate a 61.162.
 Salvini ha ragione nell’indicare in “circa 48 mila” il numero di respingimenti alla frontiera effettuati dalla Francia verso l’Italia negli ultimi venti mesi, secondo i dati del ministero dell’Interno italiano. Ma segnaliamo una significativa discrepanza rispetto ai dati forniti dal ministero dell’Interno francese, da cui si ricava una cifra più alta (circa 54 mila) per il solo 2017.

Al di là della questione dei respingimenti di frontiera, è però vero che la Francia accolga più richiedenti asilo dell’Italia: esamina più domande, ne accoglie un numero totale maggiore (anche se una percentuale inferiore) e ha un numero di migranti a cui è stato concesso l’asilo ogni milione di cittadini che è un poco superiore a quella italiana”.

Beh, non è un caso che l’altro giorno Marco Travaglio abbia ribattezzato il leader della Lega nazionalista come il “cazzaro verde”. Chapeau. Noi, di Grande Nord, pensiamo intanto a come liberare il Nord dai cattivi maestri del Nord. Tutti a Venezia il 15 settembre.

 

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