“Pronti a denunciare selezione dei ricoveri Covid”. Rizzi: la sanità eccellente batta un colpo

di Monica Rizzi – La polemica era montata mesi fa con le prime denunce, le mezze ammissioni poi le retromarce… Chi poteva essere salvato? In base all’età si decideva se intubare o meno o dare un posto letto in terapia intensiva, insomma, una strategia di guerra? Ora leggiamo questo appello denuncia che lascia senza parole.

“A causa di una disorganizzazione gravissima nella fase acuta della seconda ondata c’è il rischio che i posti vengano garantiti soltanto ai pazienti più giovani, condannando di fatto gli anziani. Questo è inaccettabile”. Lo dice Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, annunciando che l’associazione di tutela dei consumatori sta predisponendo denunce penali in merito. E  va oltre: “Invitiamo i cittadini a segnalarci situazioni del genere, perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e stiamo predisponendo denunce penali per tutelare i pazienti. Sono mesi che gli esperti mettono in guardia le istituzioni sul rischio di una seconda ondata della pandemia ed ora che questo scenario si è verificato, emerge un’impreparazione che lascia basiti. C’era tutto il tempo per prendere le adeguate contromisure ed invece è stato fatto poco o nulla, tant’è che ci ritroviamo a rincorrere nuovamente l’emergenza. Non è pensabile rifiutare il ricovero in terapia intensiva di un anziano che per anni ha pagato con le proprie tasse un servizio che gli viene negato ora che ne ha bisogno. La nostra attenzione sarà massima affinché il diritto alla salute venga garantito a tutti”.

Li aspettiamo al varco per la seconda volta. Forse la peggiore.

Monica Rizzi – Segretario organizzativo federale Grande Nord

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