La Procura di Milano ha chiuso, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, un altro filone di indagine a carico degli ex revisori contabili per la Lega in Parlamento Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, gia’ condannati con rito abbreviato, lo scorso giugno, rispettivamente a 5 anni e 4 anni e 4 mesi per il caso della vendita di un capannone a Cormano, nel Milanese, alla Lombardia Film Commission. Inchiesta che si e’ intersecata anche con quella dei pm di Genova sui famosi 49 milioni di euro spariti. Nella nuova indagine milanese nei confronti pure di altre 9 persone, coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, a Di Rubba e Manzoni vengono contestati, a vario titolo, reati fiscali, peculato (solo a Di Rubba) e bancarotta (solo a Manzoni). E sono indagati, tra gli altri, anche Michele Scillieri, ex commercialista di fiducia del Carroccio, difeso dal legale Massimo Dinoia che ha gia’ patteggiato per la vicenda Lfc, e il presunto prestanome Luca Sostegni, difeso dall’avvocato Giuseppe Alessandro Pennisi e che ha patteggiato anche lui per la tranche su Lfc. E ancora il cognato di Scillieri, Fabio Barbarossa, il presunto prestanome Pierino Maffeis e altri. Alcune delle contestazioni dell’inchiesta, appena chiusa con le notifiche di oggi, riguardano una serie di ipotesi d’accusa che derivano sempre dal caso Lfc. In piu’, una vicenda di peculato relativa alla societa’ Areapergolesi, contestata a Di Rubba e all’amministratore della stessa societa’ Giuseppe Digrandi. E pure una presunta bancarotta a carico di Manzoni, Sostegni e altri in relazione al fallimento del marzo 2021 della societa’ New Quien srl. (Fonte Ansa)