«Non si può ritenere Salvini danneggiato dalla condotta che vede Meloni parte offesa e quindi non è ammissibile la costituzione di parte civile in questo procedimento», ha deciso ill giudice monocratico di Roma.
E’ passata quindi la linea difensiva di Saviano, rappresentata dall’avvocato Antonio Nobile. Secondo il legale «la richiesta di costituzione di parte civile del ministro Salvini non va ammessa, non avendo presentato querela è un soggetto estraneo rispetto all’imputazione così come formulata» ha detto in aula il difensore. Saviano durante una puntata di Piazzapulita su La7 a dicembre 2020 sul tema dei migranti si era riferito alla leader di Fratelli d’Italia chiamandola «bastarda».
La difesa ha chiesto di chiamare a testimoniare Salvini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il senatore Maurizio Gasparri, Oscar Camps il fondatore e presidente dell’Ong Open Arms e l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Sulla lista testi della difesa il tribunale si è riservato di decidere se ascoltarli in aula e ha fissato per la prossima udienza, il 27 giugno, la testimonianza di Corrado Formigli e Riccardo Noury, presidente di Amnesty International Italia.
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