di MARIO DI MAIO – Tutti gli anni da Roma si attivano per celebrare adeguatamente l’anniversario della “liberazione” di Trento e Trieste e della loro conseguente annessione alla “Patria” (?). però gli studiosi (e non solo loro) invitano a riflettere anche sulla “Inutile strage” , espressione con la quale a suo tempo papa BenedettoXV ha definito il conflitto, che, concluso con la deludente pace di Versailles, ha inevitabilmente creato le premesse per la seconda guerra mondiale.
Ma purtroppo i cattolici non si sono preoccupati del recepimento e della diffusione dei messaggi profetici provenienti da Fatima (ove erano state previste ambedue le guerre mondiali), lasciando privi del necessario supporto i pressanti inviti della Vergine ad una conversione “reale” da praticare ed esportare nel mondo.
La Madonna aveva anche spiegato la necessità di evitare che troppi peccatori vadano all’inferno “perché nessuno prega per loro”. Inoltre un Angelo era apparso per raccomandare ” Penitenza!”
In sintesi, non bastano i dialoghi, i confronti, le “aperture” e i compromessi tanto di moda per evitare i conflitti e raggiungere “finalmente” la pace nel mondo, ma serve “finalmente vivere decentemente la vita cristiana che si ” esporta” nel mondo anzitutto con il buon esempio. E indipendentemente dal cattivo esempio che può arrivare anche da vescovi e seminaristi immorali o, perché no, magari anche dal Vaticano.