di Roberto Bernardelli e Stefania Piazzo – Alla fine cosa fanno? Per tornare ad una pseudonormalità preguerra, con una truffa in corso dichiarata da un ministro della Repubblica, sul prezzo dei carburanti, tagliano le accise prima di 8 e poi di 25 centesimi per dare un segnale al popolo ma solo per un mese. Questo è quanto di più sia riuscito a fare in quattro anni la Lega di Salvini. Zero autonomia. Zero federalismo. Zero politica estera, tranne I love Putin e altre divagazioni sul tema. Insomma, tanta roba.
Parlano di scelta coraggiosa per la limatina alle accise delle guerre dei bisnonni, ai terremoti dei trisavoli. Questa è l’Italia e questi sono i partiti che la rappresentano. Siamo passati da una guerra al virus ad una guerra quasi mondiale sulla pelle sempre di chi lavora, di chi chiede solo che lo Stato ci lasci lavorare. Siamo passati dagli esperti di pandemia agli esperti di massimi sistemi bellici. Chiedevamo solo di poter lavorare, di poter esportare, produrre. In tutto questo tempo chi ha governato non ha cambiato la burocrazia, non ha salvato la sanità, non ha tagliato le tasse, non ha sostenuto i Comuni, non ha lasciato che le risorse venissero spese, non ha cambiato la gestione dei fondi al Sud, non ha potenziato la scuola. Questo governo passerà alla storia per il reddito di cittadinanza (a chi non lo doveva prendere), per la presa per i fondelli delle accise via per un mese, per uno stuolo di scienziati che ci dicevano che la mascherina la dovevano usare solo i positivi (ricordate Ricciardi, a inizio pandemia, ndr), per le regole sulla quarantena che ti serve un master per capire quando e come uscire di casa, per la dad nelle scuole mai pronte, per una generazione di cittadini che ha davanti a sè questo modello di Paese. Senza responsabilità, senza identità. Ma tranquilli che tra un mese tutto torna come prima.